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Controcopertina: Franchini su Provincia Autonoma, Parco, Servizi Idrici

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 07 luglio 2003

Le notizie apparse sulle pagine dei giornali, specialmente di quest’ultimo periodo, non danno dell’Elba e dell’arcipelago l’immagine di un territorio ben governato. Questo non giova ad una discussione seria e serena che faccia emergere le diversità tra le diverse opzioni politiche. Un territorio bello, delicato e complesso quale quello dell’isola d’Elba e dell’arcipelago toscano ha bisogno di una politica fortemente ancorata al concetto di sviluppo sostenibile, realizzabile solo attraverso una forte integrazione nelle politiche europee, nazionali, regionali, provinciali. L’acqua, i rifiuti, i trasporti, la tutela del territorio: spiagge, boschi, costa, sistema idraulico, territorio urbanizzato, sviluppo economico e sociale, qualità della vita, turismo agricoltura, altre attività compatibili, i servizi socio sanitari, sono solo titoli di problemi che nelle isole richiedono e meritano un di più d’impegno della UE dello Stato, delle Regioni, delle Province, che spesso c’è, ed una capacità di governo comprensoriale di sintesi e di individuazione di priorità a livello locale che non c’è. Trovo anch’io che in una situazione di questo tipo, parlare di province nuove, autonome, insulari, significa parlar d’altro rispetto ai problemi della gente. L’Arcipelago Toscano e l’Elba sovrabbondano d’istituzioni non ne servono altre. Quello che occorre urgentemente è impegnarsi per far funzionare bene le istituzioni che ci sono. Esiste un fermento, una voglia di partecipazione, che si è manifestata in tante occasioni che Cristina Cucca cita in modo appropriato nell’editoriale dell’ultimo numero del LISOLA. Pensare che problemi così complessi possano essere affrontati con un richiamo generico alla buona volontà generale, senza una caratterizzazione politica, è impossibile ed è infine quello che è accaduto fino ad’ora. Le soluzioni a questi problemi sono diverse, tutte (o quasi) legittime ma diverse. Il punto è che non si parte dai problemi e dalle diverse opzioni politiche per risolverli, ma dalla collocazione delle persone e quando i problemi non si risolvono, non si rinnova all’interno delle coalizioni o non si cambia tra centro destra e centrosinistra ma c’è chi si sposta da una parte all’altra con una disinvoltura sconcertante. In sostanza non vedo nel personale politico, un fiorente mercato del nuovo, ma un confuso e affollato mercato dell’usato e del riciclato. Questo genera e alimenta un altro luogo comune – sono tutti uguali – eppure le differenze ci sono basta coglierle, lavorare perchè diventino programmi di governo, sulla base dei quali la gente possa scegliere, le persone migliori all’interno degli schieramenti politici, e tra gli schieramenti politici. E necessario gettare quel ponte tra le varie anime che si agitano nel centrosinistra, senza veti incrociati, senza la presunzione da parte dei partiti di essere il luogo della verità e del potere, e da parte di chi sta fuori dai partiti di essere il nuovo, “la società civile” la soluzione di tutti i problemi. Il dialogo il confronto la sintesi possono rafforzare il senso di appartenenza attorno alle questioni più importanti che segnano appunto le differenze tra le forze politiche. Partiamo da quelle istituzionali: il centrosinistra individua nella semplificazione istituzionale (riduzione del numero dei comuni) un obiettivo da conseguire attraverso un processo partecipativo fino alla indizione se necessario di un referendum preceduto dalla gestione comprensoriale di alcuni servizi che dimostrino che i comuni insieme possono fare di più e meglio di quanto non fanno da soli. Su questo tema hanno detto parole chiare la Margherita in un convegno tenuto a Portoferraio con Mannelli, Marotti e Peria, Hanno detto parole chiare i DS nei loro documenti politici e nel loro congresso c’è a mio avviso, su questo problema una grande e diffusa consapevolezza nell’opinione pubblica. Otto uffici tecnici più quello della CM e del Parco nazionale, altrettanti uffici demografici, di segreteria, del commercio, di ragioneria, sono nell’era dell’informatica un inutile spreco, e la loro polverizzazione, non può che causare scarsa efficienza. Centosessanta consiglieri per governare l’Elba 212 Kmq 28000 abitanti a fronte dei 60 per governare Roma o Milano sono un lusso che non possiamo permetterci, ne va della qualità della classe dirigente di un territorio. Il centrodestra su questo tema ci ha propinato le più fantasiose soluzioni da quelle localistiche più esasperate “l’Elba agli Elbani” a quella della provincia insulare più grande e complicata del mondo passando per la Provincia autonoma dell’Arcipelago Toscano. E’ una differenza da poco? A me pare di no Il Parco Nazionale: il centrosinistra crede che sia una formidabile opportunità che debba essere governato con il concorso degli enti locali , avere il suo presidente, il suo consiglio direttivo, mettere in campo un progetto capace di tutelare e di valorizzare un patrimonio ambientale di ineguagliabile bellezza. Un patrimonio non da imbalsamare ma da fruire senza dissiparlo o distruggerlo. Il centro destra Ha imposto un commissario, impedisce che possa funzionare un consiglio direttivo non fa funzionare la comunità del parco. Per favore smettiamola di dire che Regione e Ministero su questa questione hanno le medesime responsabilità o di avanzare teoremi su presunte “saldature" tra centro destra, centrosinistra e una parte delle lobbies anti-Barbetti o di dire che si propone un presidente qualunque purchè non sia l’attuale commissario.” La Regione ha dimostrato ampia disponibilità a trovare un intesa per un presidente che abbia dei requisiti condivisi; su l’attuale commissario non è d’accordo perché ritiene che per il suo passato, ma anche per il suo presente non sia adatto a governare un Parco Nazionale. E’ una affermazione che si può condividere o meno ma parte da un giudizio ancorato a cose concrete (se su una persona non c’è intesa se ne cerchi un’altra). Ne fa una questione personale chi si ostina a forzare la legge volendo imporre una sua decisione. Ci sono questioni, come il piano del Parco fermo da mesi, la questione della istituzione delle aree marine protette gestita senza una visione d’insieme, ed escludendo enti come la Regione e la Provincia che hanno competenze sulla costa e ne avranno sulla pesca, La gestione della fauna selvatica, patrimonio di un parco nazionale, sacrificata ad accordicchi clientelari, anziché aprire un confronto serio anche con le associazioni venatorie che in questo caso potrebbero essere una parte importante della urgenza del contenimento degli ungulati, e contribuire alla gestione della fauna stessa, le previsioni del piano strutturale del comune di Capoliveri, quello vigente, e quello in itinere con la fantasiosa previsione delle 12 ville per VIP previsione sulla quale si è annunciato un ripensamento alla stampa senza nessun atto formale nel Consiglio Comunale, la utilizzazione di fondi destinati al parco per l’alluvione e dirottati d’imperio sul comune di Capoliveri, la nomina generica di consulenti, a pianta organica quasi completata, l’affidamento della gestione e della manutenzione del compendio minerario a tre società diverse, una per Comune, l’assordante silenzio sul futuro di Pianosa, la progressiva cementificazione della baia di Mola, sono tutti atti che a nostro avviso denotano una pessima gestione di un parco nazionale. Che giustificano e rafforzano la contrarietà della Regione Toscana alla presidenza proposta per la quale il ministero per legge deve trovare un intesa. Del resto mi pare che anche chi cerca di sostenere la nomina del commissario faccia delle critiche feroci, che pensare di un commissario che nomina 8 consulenti di cui 1 soltanto competente? Questi sono i motivi per i quali questo commissario è quanto di meno adatto si possa trovare per gestire un Parco Nazionale. Ho tralasciato tutto il passato perché spero sempre nelle maturazione delle convinzioni. Qui siamo invece palesemente in presenza di tattiche convenienti. Non mi scandalizza il fatto che taluni nel centrodestra possano considerare quella attuale una buona gestione dell’Ente Parco fa parte appunto delle differenze. Differenze che nei prossimi anni proprio sul tema dell’ambiente, tra il centrosinistra ed il centro destra segneranno il confine Acqua, aria, suolo: la loro gestione sarà oggetto di confronto e di scontro pensare di lavorare tutti insieme senza distinzioni politiche è un bel sogno ma resterà tale. Mi pare in ultimo, che la febbre ai commissariamenti salga pericolosamente, oltre al pessimo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ora anche quello dell’autorità portuale di Livorno è una strada che denota al tempo stesso debolezza ed arroganza. Quindi impegniamoci per il loro tempestivo superamento con coerenza e con convinzione. Inoltre voglio esprimere una opinione sulla nuova società, (che denota un’altra importante differenza tra centrosinistra e centro destra che è la cultura di governo), che dovrebbe gestire i servizi idrici “L’Elba servizi SRL”, a parte l’opportunità di costituire un nuova società di cui fanno parte amministratori “già sovraccarichi di cariche” sono esterrefatto dalla dichiarazione finale del presidente della CM attuale gestore dei servizi idrici il quale, dopo essersi accolto con favore, afferma: “il fatto stesso che il presidente della CM, e di questa nuova società sia lo stesso, faciliterà, ogni tipo di trattativa.” Spero che il Presidente della CM rifletta su questa affermazione dopo di che non ne faccia di niente. Credo che sarebbe opportuno un impegno deciso, senza sconti, e senza ambiguità rivolto a ridare alla politica ai partiti ai movimenti, quella dignità, e quella funzione che questi metodi gli hanno fatto perdere. Credo che nel centrosinistra e nella sinistra ci sia la voglia e la preparazione per discutere dei problemi e della scelta degli uomini e delle donne che poi devono portarli avanti e risolverli con una “rinnovata identità” capace di mettere insieme tutto il meglio di cui ha bisogno quest’isola serve in sostanza l’unità di tutte quelle forze che non si sentono rappresentate dal centro destra che esprime un pessimo governo dell’isola e dei suoi problemi.


punta nera 2

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mare chiaro panorama

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rio elba case panorama

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