La Sinistra Democratica dell’Isola d’Elba, riunita in un’assemblea molto partecipata nella serata di lunedì 28 Aprile, ha discusso attorno alle prospettive della sinistra dopo la sconfitta del 13 Aprile scorso. La strategia veltroniana della corsa solitaria, si è tradotta in una disfatta elettorale dell’intero centrosinistra che ha avuto il suo triste epilogo domenica scorsa, con il ritorno della destra al governo della capitale dopo 15 anni di amministrazione progressista. Le ragioni della sconfitta sono da ricercare in più parti: l’insoddisfazione per l’esperienza del governo Prodi, la rottura unilaterale del vecchio modello del centrosinistra da parte del PD che seppur tra lacune e contraddizioni aveva consentito per ben due volte di sconfiggere Berlusconi. La ricetta proposta dal PD si è rivelata sbagliata: dieci punti di distacco dalla destra, Berlusconi al governo per il prossimo quinquennio, Roma consegnata nelle mani della destra postfascista. Per la sinistra le cause sono da ricercare in gran parte all’interno di un progetto nato troppo tardi, costruito frettolosamente che è stato percepito come un semplice cartello elettorale e non come una solida prospettiva progettuale. Nonostante i risultati elettorali, pesantemente condizionati dall’appello, scorretto e inefficace al voto utile, la Sinistra Democratica continua a considerare la prospettiva della sinistra unita come unica strada percorribile per il futuro, anche in vista dei futuri appuntamenti elettorali. Nel rispetto del dibattito in corso all’interno delle altre forze politiche che hanno partecipato al progetto della Sinistra L’Arcobaleno, intendiamo confermare il nostro contributo a favore della costruzione di un grande soggetto politico unitario che unifichi e rappresenti tutta la sinistra italiana e la sua cultura di governo. Occorre ripartire dai territori e il nostro intento è quello di avviare un confronto con la società elbana, partendo dai comitati locali che si sono costituiti durante l’ultima campagna elettorale e da tutti coloro che, con alle spalle storie e percorsi differenti, hanno lavorato insieme per la prima volta, fondendo esperienze e modi di lavorare diversi. Questo è per noi un patrimonio che deve essere salvaguardato e un punto di partenza di grande rilievo. L’obiettivo è quello di dare vita a comitati per la costituente di una sinistra unitaria, laica, europea, moderna, di governo, ambientalista, egualitaria che si ispiri alle grandi forze socialiste e di sinistra europee con tutti coloro che sono disponibili, dentro e fuori i partiti.
Sinistra democratica striscione elba