Caro Fulvio, quante volte abbiamo parlato del castello di Mantauto e di quella terra aretina dalla quali, Tu amavi ricordare, erano venuti i Tuoi avi. Lo abbiamo fatto nel Piazzale del Belvedere a S.Piero, quando ricercavamo i luoghi ed i tempi di Luigi Celleri; quando passeggiando per Cavoli mi narravi la storia delle sue cave di granito, o quando sfogliavamo i tanti libri che hai raccolto sulla storia e le tradizioni della Tua Elba. Una Terra che amavi come pochi, difendendo la sua cultura ed il suo ambiente. Quando ero presidente del Parco, eri un prezioso rifugio nei momenti più difficili, una fonte inesauribile di conoscenze, un amico con il quale condividere i non pochi momenti di gioia; i sogni e le speranze per il futuro. Mi avevi “ordinato” di presentare il libro che stavi scrivendo sulla Terra di Campo, nonostante la dura prova che la vita Ti aveva riservato. Era un onore allora, e lo è a maggiore ragione oggi. Riposa in pace amico mio, i tanti che ti hanno voluto bene, saranno vicini a Tua moglie ed ai Tuoi figli e Ti ricorderanno sempre, per la Tua umanità, la Tua cultura ed il Tuo impegno sociale. Beppe Tanelli Mi unisco al cordoglio di tanti che sanno appezzare Fulvio in anni di impegno volontario, rivolto alla sua Elba. Fino a pochi giorni fa parlavo con lui dell'imminente riunione tra le scuole elbane, per attuare l'appuntamento annuale de "La Giornata della scuola", dal 2003 dedicata ai temi della legalità, col contributo della Fondazione Caponnetto e della Fondazione Pertini. Fulvio volle coinvolgermi nelle attività culturali del Comune campese, sul finire degli anni Novanta. Proposi lui e al sindaco di avviare studi e ricerche su Sandro Pertini, detenuto politico a Pianosa negli anni Trenta. Lui fu subito entusiasta. "Ci stavamo pensando da tempo- mi disse- vediamo di combinare qualcosa di buono". Furono impegni intensi e da quelle ricerche nacquero varie iniziative culturali che lo videro in prima fila. Sfociarono in un monumento dedicato al messaggio di libertà di Sandro Pertini, quindi la cittadinanza onoraria a Carla Voltolina, un libro edito dal Comune, da lui voluto per raccogliere ogni testimonianza sul padre della Resistenza e della futura Repubblica italiana, compresi documenti inediti che lui trovò all'archivio di Stato, la fondazione del Circolo Pertini, e lui assunse la carica di vice presidente. Poi l'incontro con la Fondazione Caponnetto e via altri fiumi di attività ancora per il bene dell'isola. Era malato da tempo, ma puntualmente sconfiggeva il dolore e i problemi di salute. Risorgeva andando avanti con tenacia, sfidando la sorte, poi ha dovuto arrendersi. In molti hanno detto dei suoi svariati interessi culturali e impegni nel sociale, delegato alla cultura del Comune campese, presidente della Cisse, del Rotary Club, appassionato ricercatore di storia e scrittore. Fulvio era una miniera di sapere, di proposte culturali. "Dobbiamo recuperare le memorie elbane e farle conoscere- mi diceva spesso- c'è da far crescere nel modo giusto i giovani. E' l'esempio di noi adulti che conta". E' stato davvero un esempio per tutti, utile a far capire alle nuove generazioni campesi, il bisogno di cultura, di progresso sociale e quanto sia importante impegnarsi per la comunità, con spirito di servizio. Bisognerà parlare ancora di lui.
galli montauti campesi pallosi vivi e morti