Canile Comprensoriale: vogliamo risposte certe. Che cosa dobbiamo mai rispondere alle tante persone sensibili, persone che credono che gli animali hanno i nostri stessi diritti, persone che vogliono sapere quali sono gli sviluppi della situazione del Canile Comprensoriale? Difficile farlo, visto che non abbiamo risposte concrete, che non ci sono certezze e che "sensibilità e impegno" sembrano ormai parole obsolete. Tra meno di un mese perderemo la Comunità Montana (e allora ci sarà poco da ridere) e la situazione è che la variante al piano strutturale di Capoliveri è stata definitivamente acquisita solo dai Consigli Comunale e Regionale; manca ancora il passaggio in Provincia, che sembra previsto per il 5 maggio. In ogni caso si parla di varianti, di gare, di progetti, ma mai una volta di tempi certi. I cittadini sono chiamati a rispettare le scadenze per pagare le tasse o per adempiere ai loro doveri, ma per chi ha il mandato di risolvere i problemi dei cittadini con i soldi pubblici, sembra non esserci limite. Passano i mesi e gli anni e poi, chissà, magari cambiano anche le priorità... Di certo possiamo solo dire che attualmente accudiamo 14 cani provenienti da vari comuni elbani ai quali si sono aggiunti tre giorni fa sette cuccioli di pochi giorni trovati in un cassonetto dell'immondizia a Porto Azzurro. Saranno forse fuori moda, ma per noi "sensibilità ed impegno" hanno questo significato, lo stesso di sempre. Cari Amministratori, abbiamo bisogno di risposte, di chiarezza, così come Voi avete bisogno, e continuate a dimostrarlo, del nostro aiuto per semplificare i Vostri doveri. L'abbandono ed il maltrattamento degli animali sono piaghe che accompagnano da sempre la natura umana, ma i tempi cambiano (anche qui da noi...) e le risposte vanno cercate insieme; da una parte il volontariato, dall'altra le istituzioni, che lavorano finalmente uniti e non divisi da preconcetti o questioni che con gli animali non hanno niente a che fare. E la legge? Non dimenticateVi mai che ciò che rivendichiamo a nome di migliaia di elbani (le numerose raccolte di firme lo testimoniano) è semplicemente di adeguarsi ai requisiti minimi previsti dalle norme. Purtroppo sulla vicenda del futuro canile non si è alzata una sola voce da parte dei Comuni dell'isola per sostenere e sollecitare l'urgenza della questione. D'accordo, la struttura è prevista nel territorio di Capoliveri e la Comunità Montana è l'ente delegato a coordinare il progetto, ma ci si è forse dimenticati che che il canile servirà tutta l'Elba? Per una volta, quindi, Vi chiediamo di sorprenderci, di stupirci. Dimostriamo con i fatti alla popolazione ed ai tanti estimatori della nostra isola quanto crediamo nella legalità e nel rispetto dei diritti di chi ha bisogno di aiuto; facciamolo tutti insieme, per non avere ripensamenti, per non dover dire domani "che peccato... ancora un'occasione perduta". Nella foto: Sofia, una giovane volontaria, con due dei cuccioli abbandonati a Porto Azzurro.
sofia tozzi con cuccioli