Caro Sergio, spiegare una vignetta è disdicevole.. ma che dici, non sarà il caso di far sapere ai nostri lettori che lo Zingaretti che ha vinto in provincia è DAVVERO il fratello di "Montalbano"?? hihihihi Yuri Nel caso di specie lo trovo molto appropriato non è mai abbastanza poco il sale da spargere sulle ferite laddove si tratti di evidenziare l'autolesionismo. Magari qualcuno ha trascorso l'ultima nottata a chiedersi chi cazzo glielo ha fatto fare al Geniale Perdente Fisso D'Alema Massimo pensatore delle strategie e massima eminenza grigia della scelta suicidiaria del PDS, di istigare Veltroni ad abbandonare a mezza legislatura la guida del Comune di Roma, per porlo a capo di un fiasco annunciato, che ha condotto il centrosinistra alla catastrofe, e servire su un piatto d'argento la Capitale alle destre, proponendo ai romani la minestra riscaldata Rutelli. Il risultato di Zingaretti parla chiarissimo, è crudele ma occorre prenderne atto. Non solo è un luogo comune dire che non esistono pioù le mezze stagioni, è diventato un luogo comune dire che non esistono uomini (o donne) per tutte le stagioni. Ieri nel vespasiano nazionale con il padrone di casa che gongolava, l'ex-lottatore continuo Paolo Mieli, summa pallositas, Orgoglio e Presunzione, nume tutelare della sconfitta, affermava: "Veltroni ha compiuto un salto, non è casuale che a Roma come a Parigi gli ex-sindaci diventino i candidati premier". Peccato si sia dimenticato di aggiungere "sconfitti" (nel caso di Roma) peccato che nessuno si ricordi che il vituperato Prodi ha battuto con la sua "vecchia e stantia" politica dell'unità del centrosinistra, ha battuto due volte su due lo psiconano che è riuscito a infinocchiarli ancora.
yuri