Goletta Verde: Il Mare dell'Elba sta bene, ma si può fare di più

E’ il Pietro Micca, la più antica nave commerciale italiana costruita nel 1895, ad ospitare la conferenza stampa galleggiante di Legambiente, alla presenza del Commissario del Parco, del Presidente degli Albergatori, del Sindaco di Portoferraio, e dei dirigenti del Cigno Verde, dalla quale apprendiamo, con iniziale apprensione, lo stato di salute del nostro mare e di quello della costa toscana. Le parole del direttore generale di Legambiente Francesco Ferrante suonano subito confortanti : “tuffi sicuri, per il 2003”. “Siamo contenti, e non è una novità, i dati di quest’anno confermano in generale la buona salute del mare toscano ed elbano, sebbene, in particolare per l’Elba, si possa fare di più.” E con il dito scorriamo l’elenco delle spiagge toscane ed elbane che riportano di fianco le stellette di merito: con una si va in paradiso, con due si accende una spia di riserva, con tre e quattro si va all’inferno. Molto buono, in effetti, il quadro complessivo ma prima di articolare una domanda spontanea Umberto Mazzantini ci precede: “Fetovaia, ad esempio che riporta due stelle (due stelle? Ma come? n.d.r.) non costituisce di per sé un problema, siamo soltanto al limite dei parametri previsti dalla legge, ma dobbiamo domandarci che cosa sia, in una spiaggia che non ha scarichi da terra, a determinare alcune presenze inquinanti che, nonostante non pregiudichino la sicurezza della balneazione, nemmeno garantiscono livelli di eccellenza.” Mazzantini allora spiega che uno dei fattori determinanti sono i campi-boa troppo vicini a terra ed un traffico di natanti molto sostenuto, e una attenuante è anche il fatto che i prelievi sono avvenuti durante la forte libecciata di questi ultimi giorni, che non ha aiutato certo a decongestionare le acque più basse. Due stelle, oltre che a Lacona, Cavoli, Procchio, Reale per le quali valgono gli stessi argomenti di Fetovaia, sono state assegnate anche a Nisporto e Bagnaia. “Qui il discorso è un po’ diverso- continua Mazzantini – ricordiamoci i frequenti interventi dei mezzi della Capitaneria di Porto che sono dovuti intervenire per ripulire chiazze più o meno estese di sporco, e che dobbiamo capire da dove vengono, per individuare le responsabilità”. “Per il resto il nostro mare è in salute e lo sarà ancora di più dopo il miglioramento delle condotte sottomarine che si stanno approntando ad iniziare da Mola, e che condurranno gli scarichi molto lontano dalle nostre coste”. Il Commissario del Parco Nazionale Ruggero Barbetti ha appreso con soddisfazione i dati positivi ma – ha specificato – “occorre arrivare all’eccellenza” e dichiarando che “ è impensabile che il Parco sia presente soltanto a terra, occorre estenderlo anche a quella che è la sua prima risorsa, il mare” ha introdotto l’altro punto fondamentale, quello della costituzione delle aree marine protette. Legambiente infatti, con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente, promuove il progetto “Profondo Blu” una campagna di sensibilizzazione e informazione circa le grandi potenzialità, economiche e turistiche, delle riserve marine. “Apprendiamo con disappunto la posizione dei Ds elbani al riguardo – dichiara il Direttore del Cigno Ferrante – ma ricordo anche l’acceso dibattito tra i diversi schieramenti che ci fu nel ’96 per l’istituzione del Parco, il quale poi si è rivelato una risorsa per tutti. Così siamo sicuri sarà anche per le aree protette, una volta compresa la loro reale portata.” Altro punto importante affrontato è stato quello del marchio Ecolabel assegnato agli alberghi che si impegneranno nella salvaguardia dell’ambiente. Antonini appare molto soddisfatto: “Sono già 34 gli alberghi che hanno aderito spontaneamente, e che dovranno dimostrare di operare nella direzione di un turismo ecocompatibile, per guadagnarsi il marchio”. Il Pietro Micca oscilla nonostante la brezza leggera, sembra un consenso discreto del gigante blu che c’è sotto.

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