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25 aprile 1945 - 25 aprile 2008

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 23 aprile 2008

Quando i primi partigiani scelsero la via della lotta e salirono sulle montagne per combattere il nazifascismo, rischiarono e spesso offrirono la loro vita per affermare i principi stessi sui quali costruire la convivenza civile: la libertà , l'uguaglianza, la giustizia, la democrazia. Il prezzo pagato fu altissimo: decine di migliaia di partigiani uccisi, feroci rappresaglie contro la popolazione civile che sosteneva il movimento di Liberazione, oltre 40 mila tra cittadini e lavoratori deportati nei campi di concentramento, eccidi, come a Cefalonia, di soldati che rifiutarono di consegnarsi ai tedeschi, 600 mila internati in Germania, 87 mila militari caduti nella guerra di Liberazione. Da quella lotta che vide combattere fianco a fianco uomini e donne, operai e intellettuali, contadini e liberi professionisti di diversa fede politica e religiosa, nacque la nostra Costituzione. Una Costituzione ancora attuale e vitale, fra le più avanzate tra quelle esistenti, non a caso difesa dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani nel referendum del giugno 2006, quando si cercò di snaturarne la sostanza e i valori. Ma a sessant'anni dal 1° gennaio 1948, da quando essa entrò in vigore, l'Italia sta correndo nuovi pericoli. Emergono sempre più i rischi per la tenuta del sistema democratico, come evidenti si manifestano le difficoltà per il suo indispensabile rinnovamento. Permangono, d'altro canto, i tentativi di sminuire e infangare la storia della Resistenza, cercando di equiparare i "repubblichini", sostenitori dei nazisti, ai partigiani e ai combattenti degli eserciti alleati. Un modo per intaccare le ragioni fondanti della nostra Repubblica. Per questi motivi, per difendere nuovamente le conquiste della democrazia, il 25 APRILE anniversario della Liberazione assume il valore di una ricorrenza non formale. Nel ricordo dei Caduti ci rivolgiamo ai giovani, agli antifascisti, per una mobilitazione straordinaria in tutto il Paese. Ricordiamo i compagni partigiani morti nella Resistenza per dare all'Italia un futuro democratico, partecipando alle iniziative per il 25 aprile e cantando su tutte le piazze del nostro paese, a Portoferraio alle ore 10.30, gli inni partigiani che costituivano una testimonianza dei valori della Resistenza, che sono riusciti a liberarci dal nazifascismo e che oggi rappresentano un baluardo identitario contro chi ha deciso di cancellare il passato ed allo stesso tempo il futuro del nostro Paese. Il 25 aprile, oggi una data più viva che mai, in grado di unire tutti gli italiani attorno ai valori della democrazia.


partigiani

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