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Controcopertina: Cooperativa Corridoni: necessari i lavori per la messa in sicurezza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 23 aprile 2008

In merito all' articolo apparso su Elbareport in data odierna la Coop. Corridoni, proprietaria delle cave e dei terreni di cui sono state pubblicate foto relative alla discarica adiacente la strada comunale per Castancoli, precisa quanto segue: - i suddetti lavori sono conseguenza di un ordine di servizio della Direzione Lavori proprio per mettere in sicurezza la suddetta discarica (alleghiamo foto della situazione antecedente l'inizio dell'intervento, che probabilmente chi ha realizzato le foto pubblicate non conosceva, altrimenti pensiamo non avrebbe avuto da obiettare...); di tale Ordine di servizio è stata fatta comunicazione alla locale ASL ed al Corpo Forestale dello Stato. - Gli scriventi dell'articolo, se davvero hanno a cuore la tradizione della escavazione del granito dell'Elba, forse prima di fare denunce indiscriminate avrebbero potuto interpellare questa sede per eventuali spiegazioni, ma purtoppo sembra che sia sempre più opportuno cercare di far "SCOPPIARE" un caso! - i lavori in questione non sono di "ESCAVO", in quanto riguardano materiale già escavato negli anni 50-60 e gettato allora magari indiscriminatamente nella discarica, che prima della chiusura (speriamo il più tardi possibile, ma che visto l'andazzo invece sembra sempre più vicina) della cava andrà comunque sistemata. - la suddetta sistemazione è per noi attualmente possibile in quanto fortunatamente abbiamo trovato una collocazione per il materiale da asportare, altrimenti, visti i costi sempre più elevati ed ormai insopportabili per un'attività come la nostra, in un contesto isolano, con mille difficoltà, vincoli crescenti e con concorrenza dal terzo mondo sempre più agguerrita, sarebbe stata insostenibile e probabilmente avrebbe decretato la fine della escavazione del granito dell'Elba..., cosa che forse sotto sotto a qualcuno farà pure piacere. Fabrizio Mazzei, Vicepresidente Coop. Filippo Corridoni ( fondata nell'anno 1937) Egregio Signor Mazzei Ci consenta di trovare del tutto ingiustificato il tono “piccato” della sua precisazione, che peraltro precisa ulteriormente poco, poiché le stesse argomentazioni, a partire dalla vetustà del materiale “discaricato” e dall’Ordinanza del Direttore dei Lavori, i lettori di Elbareport le hanno già potute valutare in quanto contenute nella breve intervista al Dottor Roberto Montauti, pubblicate in tutta evidenza. Precisiamo poi noi, che “gli scriventi l’articolo” come dice lei, era nella realtà una seria associazione ambientalista (che gode di sicuro prestigio) che di tutto potrà essere tacciata fuorché (al pari di questa testata) di aver osteggiato le attività estrattive del granito, o di aver sottovalutato la valenza economico-occupazionale della vostra attività, o ancora di insensibilità verso l’enorme patrimonio di storia e di cultura rappresentato dalle attività estrattive del versante del granito. Se lei avesse scorso con più attenzione cosa hanno detto in questi anni sia Legambiente che questa testata, avrebbe trovato casomai costanti richiami di segno opposto all’osteggiare: come ad esempio la richiesta di interventi di valorizzazione e sostegno delle attività del comparto o il sistematico richiamo alle amministrazioni di far uso di materiali lapidei di produzione locale nella esecuzione e nel restauro di opere pubbliche, o la richiesta della cura pubblica del patrimonio geologico dell’isola, ed altro ancora. Da qui e dal fatto che lei tratta con chi le cose le pensa e le dice chiare-chiare e sopra-sopra, mai sotto-sotto, la totale offensiva insensatezza della sua insinuazione finale. Legambiente (al pari di questa testata) non vive di sensazionalismi, non si diverte a far “scoppiare” casi, ed ha fatto il suo dovere, senza buttare la croce addosso a nessuno, chiedendo spiegazioni a chi di competenza, in ordine ad uno stato di “sofferenza” della sicurezza di un bene pubblico come è una strada comunale, punto. Elbareport che la ringrazia per il materiale documentativo inviato, ma che al pari di Legambiente non si è inventata la discarica, né tanto meno, negli anni, la ha prodotta, ha fatto il suo dovere pubblicando la richiesta di chiarimenti di Legambiente e correttamente ha fatto parlare in risposta il Direttore del soggetto operativo tirato in ballo, cioè la sua Cooperativa, punto. Il resto non è, ci perdoni, solido granito, ma é inconsistente aria fritta.


cava corridoni

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