Prosegue la preziosa azione di contrasto della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Portoferraio che ha sequestrato 12 aragoste sottomisura, ossia che non avevano ancora raggiunto le dimensioni previste dalla legge per poter essere commercializzate, divieto assunto in favore del ripopolamento della specie. I crostacei erano in vendita in piazza da parte di un ambulante a Campo nell’Elba e gli uomini delle Fiamme Gialle, impegnati in un'operazione di controllo, li hanno sequestrati denunciando l'autore del reato, che ora rischia l'arresto da un mese ad un anno o un'ammenda da 516 a 3.098 euro. La legge infatti proibisce «di pescare, detenere, trasportare o commercializzare crostacei sottomisura», pessima abitudine dura a morire. Gli esemplari, come previsto dalla normativa comunitaria con il regolamento (ce) n. 1967/2006 del 28 gennaio 2007, debbono essere reinseriti in mare. obbligo maggiormente previsto per gli esemplari femmine di astice e di aragosta, di qualsiasi lunghezza, recanti uova sotto l'addome. La vigente normativa sancisce che “”la pesca dell'aragosta (palinurus elephas - p. vulgaris) e dell'astice (homarus gammarus - h. vulgaris) è vietata dal 1° gennaio al 30 aprile, mentre è sempre vietata la pesca di crostacei sottomisura (per l’aragosta e l’astice la lunghezza minima è fissata a 30 cm)””. A bordo della vedetta 5807, ieri mattina, a seguito delle visite del medico veterinario della locale ausl, l’equipaggio delle Fiamme Gialle ha proceduto alla liberazione dei crostacei nelle acque della riserva biologia dello Scoglietto, appena fuori Portoferraio. Oltre alla pesante denuncia penale sopra descritta, nei confronti del “pescatore” e’ stata comminata una sanzione amministrativa di 1.000 euro per la mancanza degli elementi obbligatori di tracciabilita’ del restante pescato in vendita, in violazione alle disposizioni del d.m. 27/03/2002, denominato “etichettatura dei prodotti ittici e sistema di controllo”. La particolare pesca illegale, come anche la vendita di esemplari allo stato giovanile, e’ severamente proibita dal d.p.r. 2 ottobre 1968. n. 1639, e colpisce tutti i pescatori, professionali e non, compresi i bracconieri subacquei. Tale quadro normativo diviene ancor piu’ severo in presenza di aree marine protette, quali quelle di pertinenza del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ove non si esclude siano state catturate le dodici giovani aragoste. Tali forme di pesca illegale, come quella dello strascico sottocosta, praticata da dilettanti e professionisti senza scrupoli, danneggiano da un lato i corretti operatori del settore e dall’altro foraggiano un commercio abusivo di pesce e crostacei sottotaglia ovvero nella fase di deposizione delle uova, con un forte danno per l'economia ittica e per il mantenimento ed il rinnovo degli “stock” di pesca. a questo si aggiunga che la pesca abusiva subacquea dei crostacei con autorespiratori e’ una forma di cattura senza scampo per le prede, vittime di un vero e proprio bracconaggio, spesso perpetrato di notte e che, non di rado, sconfina all’interno delle aree marine protette. La Guardia di Finanza, per mettere un freno a questo bracconaggio ed a queste forme di commercio illegale, continuera’ la propria azione di controllo, anche nei confronti di chi si presta ad acquistare e rivendere il pescato vietato, per arginare un fenomeno che sta impoverendo sempre piu’ i nostri mari.
Sequestro aragoste 2008 GDF 1
Sequestro aragoste 2008 GDF 2
Sequestro aragoste 2008 GDF 3