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Controcopertina: Lettera di Walter (Tonietti) e risposta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 aprile 2008

Caro Sergio, stamattina, parlando con un amico della Sinistra Arcobaleno, sono rimasto basito dalla sua affermazione "E' stata tutta colpa di Veltroni". Capisco che abbandonare il nome, il simbolo, parte della propria storia e aderire ad un nuovo partito sia stato per alcuni impossibile: mi riferisco a Boselli, Bertinotti, Salvi, Mussi etc. Ma mettiamo il caso che questi partiti avessero fatto proprio questo e, sul modello del Partito Radicale, avessero deciso di confluire nel PD limitandosi ad avere, in cambio, alcuni seggi sicuri alla Camera e al Senato. Avremmo perso lo stesso e con un'aggravante: all'interno del PD e dei gruppi parlamentari si sarebbe scatenata una guerra furibonda, con senatori e deputati che avrebbero demolito Veltroni più di quanto non abbia fatto Berlusconi. Il PD sarebbe esploso in tempi brevissimi e il futuro dell'Italia progressista sarebbe stato ancora più difficile di quanto non lo sia oggi, con la prospettiva di un ventennio berlusconiano alle porte. Da parte mia, dopo aver partecipato a girotondi, manifestazioni e incontri per un lungo quinquennio, sento di non avere la forza e forse neanche l'età per continuare: è probabile che mi ritiri nel privato, dove ho molte cose da fare ed organizzare. Mi chiederai perché scrivo proprio a te queste cose: perché il nostro giornale è stato fra quelli che hanno insistito fino alla noia su Veltrusconi, il probabile inciucio, la pressoché totale equivalenza fra PD e PDL. Troppe volte ho sentito, da destra e sinistra, dire: "Tanto sono tutti uguali!". Con una differenza: quelli di sinistra, pensando che "tanto sono uguali". non hanno votato o hanno disperso il voto, quelli di destra, pensando che "tanto sono uguali" hanno dato il voto a Berlusconi. Auguri, Italia! Walter Tonietti Caro Walter Se fossimo e se avessimo - recita un ruvido adagio elbano - era il patrimonio dei coglioni, la politica si fa con i fatti e non con le ipotesi tantomeno a posteriori. In queste ultime ore è probabile che il tuo omonimo e zona collegate abbiano finalmente compreso quanto l'hanno fatta grossa CANNIBALIZZANDO la sinistra, e si sentono rimbalzare in tutti i contenitori di chiacchiere televisive gli accenti preoccupati dei centristi e pure dei destri: "Madonnina che cosa accadrà ora che abbiamo trasformato in extra-parlamentare tutta la sinistra?" e i più rincoglioniti o quelli più in malafede non esitano a disegnare quadri a tinte fosche a parlare di brodo di coltura della violenza e perfino del terrorismo. La riprova che l'opera di killeraggio ed il ricatto morale ci sono stati arriva a solo qualche ora di distanza con l'apertura delle urne del voto locale nel quale i partiti della sinistra (che hanno sostenuto lealmente, loro sì, chi si opponeva alla conquista delle città da parte della destra) hanno RADDOPPIATO i loro voti. Tanto sono in difficoltà che balbettano, la notizia principale proveniente dal PD che battono le agenzie è che Walter ha fatto gli auguri al vincitore (ma che carino!), e l'esangue e pettinatissimo vice del Walter pigola (testuale) a Ballarò "non siamo stati noi i killer .." con l'aria di un bimbo tonto che ha appena dato fuoco alla casa e se ne sta con i fiammiferi in mano tra i pompieri a ripetere "non sono stato io". La realtà è che i PD hanno contrabbandato delle furbesche tattiche per altissime strategie, personaggi di secondo piano, dei Berlinguer alla rovescia, per nuovi Messia, lo scimmiottamento di Berlusconi per modernità, la rinuncia ad elaborare e contrapporre un proprio modello culturale diverso ed alternativo rispetto a chi sfrutta l'uomo e la natura, diverso da quello di un peronista rifatto in salsa padana, come ineluttabile scelta per accedere alla stanza dei bottoni, là dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare. E pure il parallelo con la DC del tempo che fu non regge, non scherziamo, la DC era una cosa seria, dotata di robustissime radici culturali, una entità politica vera non un ectoplasma ideologico. Ma basta così ci penserà il tempo che passa, la cronaca datata che diventa storia e che aiuta a mettere tutto in prospettiva a formulare il giudizio (e sarà impietoso) per chi si è preso la responsabilità di spaccare il centrosinistra e perdere come e peggio dei precedenti perdenti. Peggio perché tra uno sperimentato vecchio autocrate liberista e un aspirante autocrate liberista, artefatto e fasullo i moderati d'Italia hanno scelto quello griffato, non la pallida imitazione. Caro Walter tu dici di meditare propositi di ritiro nel privato, io che ho una decina d'anni più di te e che da una quindicina di anni a questa parte mi sono quasi esclusivamente limitato a fare l'informatore (di parte come tutti quelli seri, quelli super partes in Italia sono i più corrotti e acquistabili un tanto al chilo), al contrario mi sento (politicamente) prudere le mani, ho voglia di ritornare a pieno titolo nella mischia, mi sembra di aver recuperato insieme ad una serena incazzatura, la sdegnata energica "cattiveria" di giorni diversi. Ieri sera mi hanno telefonato da un ristorante dove si erano ritrovati, in una ventina i ragazzi marinesi che avevano costituito la Sinistra Arcobaleno nel loro paese, mandavano un messaggio, dicevano di non avere intenzione alcuna di mollare. Non è poco di questi tempi, io ci conto.


Veltroni grosso

Veltroni grosso