Quella maturata il 13 ed il 14 aprile è stata, anche all'Isola d'Elba come nel resto d'Italia, una sconfitta "senza se e senza ma" della sinistra, la peggiore da sessanta anni a questa parte. Si verifica una sicura affermazione della destra e della conservazione liberista in tutte le loro varianti (da quella più oscurantista e xenofoba della Lega a quella nazional-popolare di Berlusconi, a quella più canonica di Casini che comunque, in questo sfacelo generale delle forze minori, riesce a galleggiare). Il terzo dato è la sconfitta sicura degli apprendisti stregoni, dei centristi del PD, che hanno affrettato la caduta di Prodi (che contro Berlusconi due volte ha corso e due volte ha vinto, forse ricordarlo non è male) per proporci l'ultimo innovativo perdente della serie, il terzo dopo Occhetto e Rutelli, i PD che non hanno "sfondato al centro" nonostante operazioni di maquillage nazionale e locale e che sono, alla fine dei giochi, riusciti solo a vampirizzare la sinistra. Il dato nazionale è confermato e acuito da quello locale, le differenze sono minime per quanto riguarda le tendenze, un po' (ma solo poco) meno peggio la Sinistra Arcobaleno, ancora più netto lo scarto a favore delle destre con il PdL ovunque primo partito e con il PD che solo a Rio Elba e Rio Marina riesce ad avvicinarglisi, mentre nel resto del territorio è pressoché un massacro. Poi ancora curiosità e folklore: l'affermazione dei "leghisti di scoglio", nonostante siano capaci soltanto di esprimersi con qualche delirante e sgrammaticato quadro murale, "l'effetto Bosi" a Rio che, trova una sponda ne "l'effetto Pasquale" alla Marina per l'UDC. Con queste basi non si riesce a capire come il PdL che va vicino o abbondantemente sopra il 50% a Porto Azzurro, Capoliveri, Campo e Marciana, è vicino al 45% a Portoferraio e Marciana Marina e sfiora il 40%a Rio Elba (alla Piaggia arriva "solo" al 36% ma c'è il 16% di Bosi in libera uscita) non riesca da solo a stravincere ovunque. Un cappotto da 8-0 nei prossimi turni per quanto riguarda la guida delle amministrazioni comunali sarebbe almeno potenzialmente probabile. Certo ci sarà sempre la possibilità di fare alleanze strane qualcuno di quei pateracchi che ci si ostina a chiamare di centrosinistra quando per le scelte che compiono (soprattutto in campo urbanistico dove gira il soldo e il potere) sono a sinistra quanto Goebbels, qualche bella giunta civica dei geometri o, aggiornandosi, degli architetti, a cui dare una verniciata, ma la sostanza non muterà. L'Elba s'è destra (parafrasando una parafrasi di un verso di Mameli) e questo non è un parere, ma una diagnosi che non necessita di luminari per essere emesso.
tramonto ghiaie vert. media