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Goletta Verde denuncia: Spadare a Montecristo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 04 luglio 2003

“Era una barriera di reti di chilometri e chilometri al largo di Montecristo, realizzata da più attrezzi collegati fra loro”, questa la testimonianza di Lucia Venturi, portavoce di Goletta Verde alla vigilia dell’arrivo dell’imbarcazione all’isola d’Elba. Solo un mese e mezzo fa un’operazione della Guardia di Finanza aveva portato al sequestro di sei imbarcazioni, con i relativi attrezzi e tonnellate di pesce spada, che operavano nel Tirreno meridionale. Ora, l’avvistamento delle reti in pieno Santuario dei Cetacei. “E’ evidente che si tratta dell’effetto perverso del decreto firmato a fine marzo – continua Lucia Venturi - la pesca con le spadare è ripresa alla grande”. Legambiente lo aveva denunciato già qualche mese fa, all’indomani della firma del decreto da parte del Sottosegretario Scarpa Bonazza che consentiva l’aggiunta del sistema “attrezzi da posta” alla licenza di quanti erano autorizzati all’uso delle spadare. Il provvedimento fu giustificato allora come una sorta di atto dovuto per sanare una serie di lacune di carattere burocratico, in realtà fu evidente da subito che fra le maglie del provvedimento c’erano i margini per far resuscitare le spadare, l’attrezzo di pesca bandito dall’Ue già da alcuni anni per la scarsa selettività. E’ noto infatti che oltre a pescare il pesce spada le spadare catturano anche delfini, capodogli ed altri cetacei. Le spadare sono state oggetto di un costoso piano di riconversione nazionale che ha portato alla quasi completa eliminazione del comparto. Erano rimaste 90 imbarcazioni di irriducibili, concentrati prevalentemente in Calabria, a continuare ad esercitare l’attività di pesca con quest’attrezzo confidando in una sempre più remota deroga da parte di Bruxelles. Dal 1 gennaio 2002 anche questi ultimi avrebbero dovuto cessare l’attività di pesca. Fino al decreto del 27 marzo u.s. che li ha clamorosamente rimessi in gioco. “Abbiamo intenzione – ha concluso Lucia Venturi – di denunciare l’episodio all’Unione Europea e al Commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago, perché si faccia interprete, presso il Ministero dell’Ambiente, delle esigenze di una reale tutela del Santuario dei Cetacei”.


montecristo 3

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