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Controcopertina - Gina Truglio: Le ragioni del mio voto alla Sinistra Arcobaleno

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 10 aprile 2008

Caro Sergio, quando giorni fa, mi è stato chiesto se ero disposta a presentare il nostro Candidato Premier della SINISTRA ARCOBALENO, Fausto Bertinotti, al Teatro Goldoni, ho avuto un momento di panico! Cosa raccontare? Tante cose, ma mi piaceva dire qualcosa veramente MIO. E cosa allora, se non la spinta decisiva che mi ha fatto entrare in politica cinque anni fa? Ti mando il discorso che ho fatto questo pomeriggio al Teatro Goldoni di Livorno. C’era tantissima gente e naturalmente puoi immaginarti come ero emozionata con Bertinotti che mi ascoltava e approvava quello che dicevo! Mi torna spesso in mente la frase che mi dicesti una volta e che ho riportato nel mio discorso. Sono venuta via, ho lasciato il mio assessorato per una vita diversa e meravigliosa ma lontana dalla mia isola, ma con questo Non smetterò mai di “porre il dito sul rigo, e di chiedere che cos’è, perché mi sarà presentato il conto”. Un caro abbraccio. Gina Sono molto contenta per questa possibilità che mi è stata data oggi di essere qui, e quindi voglio ringraziare tutti i miei compagni della Sinistra Arcobaleno che in questo periodo affannoso hanno lavorato con me. E, naturalmente ringraziare e salutare in modo particolare, IL NOSTRO CANDIDATO PREMIER FAUSTO BERTINOTTI. SCUSATE SONO MOLTO EMOZIONATA NON SOLO PER QUESTA SALA AFFOLLATA MA perché HO DECISO DI RACCONTARVI QUELLA CHE è LA MIA STORIA PERSONALE. IN MOLTI ALL’ELBA DOVE SONO NATA E CRESCIUTA LA CONOSCONO, MA NON SONO MAI RIUSCITA A FARLA USCIRE FUORI DA QUEI CONFINI COME AVREI VOLUTO. QUESTA STORIA NON E’ ALLEGRA, MA PURTROPPO, TRISTEMENTE NORMALE E Può AVERE MILLE NOMI E MILLE CITTA’. Voglio spiegarvi perché Voto SINISTRA ARCOBALENO, perché sono fermamente convinta che non sia un voto sprecato e regalato al centro DESTRA o al semplice CENTRO!!!! Mi sono riproposta di parlare pacatamente. Di non arrabbiarmi. E poi con chi dovrei arrabbiarmi? Voi che siete qui non avete nessuna colpa della mia arrabbiatura. Però una volta un caro amico mi disse citando una frase famosa: “Poni il dito sul rigo GINA e chiedi: QUESTO COS’E’ ??!! perché SEI TU CHE DEVI PAGARE IL CONTO! ! Voglio PORRE CON VOI IL DITO SU QUESTE RIGHE chissà che qualcun’altro, casualmente non ci si ritrovi. Ho un diploma di ragioniera e anch’io ho avuto la mia buona dose di lavori precari, prima magari non si chiamavano così avevano altri nomi: per es. contratti di formazione professionale, duravano due anni, dovevi naturalmente rientrare in una certa fascia di età, e allora il datore di lavoro che ti assumeva pagava pochissimi contributi per la tua assunzione. Scaduti i due anni in genere ti salutava perché altrimenti avrebbe dovuto assumerti regolarmente e i contributi sarebbero aumentati. Il tuo posto era preso da un’altra e così via … Era un po’ diverso dal precariato selvaggio di oggi, ma ti trovavi a casa lo stesso. Vengo da una famiglia di operai: il mio babbo faceva l’ormeggiatore e dove sono nata io, è un isola felice. C’è il mare bello, l’aria pulita, ci si conosce tutti e a volte ci si dimentica ancora la chiave fuori dalla porta di casa. Ma all’Elba per es. non ti puoi ammalare. Seriamente intendo. D’altra parte nessuno è perfetto, e questo è lo sbaglio che ha fatto il mio babbo. Dieci anni fa non esisteva nemmeno la TAC, se eri fortunato ti mandavano a Piombino , l’elisoccorso ancora fantascienza. Tutto naturalmente era proporzionato ai numeri: pochi abitanti = poche risorse. Peccato che le tasse le abbiamo sempre pagate uguali al resto d’Italia. Come dicevo ammalarsi dieci anni fa, ritrovarsi all’improvviso bloccati in un letto senza più l’uso della parola e senza potersi muovere era un incubo dal quale speravi di risvegliarti presto. Nella casistica dei numeri non ci rientrava neppure una fisioterapia attrezzata in grado di rimetterti in piedi, anche se i servizi li dovevi pagare come se ci fossero. E così l’unica casa acquistata con anni di fatica è stata venduta. Ci siamo dovuti trasferire ,a Firenze dove all’ospedale dei “Fraticini” nel giro di un anno , il mio babbo, fu rimesso in piedi . Per inciso, l’anno dopo i “Fraticini” furono chiusi perché troppo costosi per lo Stato e ridotti a semplice reparto ospedaliero di un’altra struttura. Bè, direte voi. Meno male che avevi la casa da vendere. Diciamo pure da svendere, data l’urgenza del momento, e questo “piccolo” particolare, cioè poter vendere la nostra casa ad un prezzo equo avrebbe permesso oggi alla mia mamma, invalida al 100% e vedova con un’unica pensione dimezzata o quasi, di non fare un mutuo che oggi la sta letteralmente strozzando. Ma questa è un'altra storia. Comunque, nonostante tutti i nostri sforzi, il mio babbo ha trovato qualcuno che ha gestito con approssimazione e superficialità la sua vita e la sua dignità di persona trattandolo come un semplice costo per società. Quando alla fine sono intervenuti medici scrupolosi e soprattutto umani era ormai troppo tardi. Scusate non voglio certo annoiarvi con le mie storie lacrimose l’ambientazione non conta, le difficoltà enormi e di vitale importanza esistono sia nei piccoli che nei grandi centri, COSI COME LA SUPERFICIALITA’ CHE PROVOCA DANNI IRREVERSIBILI. VOGLIO SOLO FARVI CAPIRE PERCHE’ CREDO NEL VOTO DATO ALLA Sinistra Arcobaleno. In questi giorni che facevo volantinaggio, davanti all’ospedale, o per le vie del centro ho incontrato diverse persone che pur raccogliendo i nostri volantini mi dicevano: io ho sempre dato il voto a Sinistra ma stavolta voglio cambiare!!!!!!! NON LO PERMETTIAMO AMICI, NON PERMETTIAMO PIU’ DI GOVERNARE a chi nel suo programma al punto sulla SANITA’ ha scritto “PIU’ IMPRENDITORIALITA’” . Come dice il nostro Programma la SANITA’ DEVE ESSERE PUBBLICA. Quello che ho voluto raccontarvi è un esempio di come la gente onesta paghi sempre ed esclusivamente in prima persona con la mancanza di servizi essenziali e vitali. Ma queste mancanze non è detto che non la ritroviamo nelle città. Adesso molto furbescamente per snellire le liste di attesa magari per una visita o una analisi del sangue ti fanno anche fare – a spese tue naturalmente – una girata all’Elba e viceversa!! Un Paese che non tutela le sue fasce più deboli, non è un paese civile. Ricordiamolo. Ce lo dobbiamo ricordare perché purtroppo un domani può accadere a chiunque di avere questo tipo di bisogni e rimboccarsi le maniche spesso non basta! Ho scelto l’argomento Sanità perché come dico sempre, potrei scrivere, non un libro sugli otto anni in cui abbiamo seguito il mio babbo in tanti ospedali e in tanti centri di riabilitazione in giro per la Toscana, ma un’intera enciclopedia. E lui, pur in questa disgrazia, è stato fortunato: ha avuto due figli, una moglie amorevole e tante persone che lo hanno AMATO. Ma non tutti possono essere così e allora nelle migliori delle ipotesi queste persone si ritrovano a guardare il mondo da una sedia a rotelle, attaccati ad una finestra. Cosa mi ha lasciato questa esperienza oltre alla rabbia? Mi ha lasciato la voglia di prendere a calci una macchina parcheggiata sul marciapiede e penso a chi non può passare da lì con una sedia a rotelle o SEMPLICEMENTE con un bambino nel passeggino. O magari quello stesso marciapiede è tutto una buca e passarci sempre con una sedia a rotelle è altrettanto impossibile! Mi sono rimaste dentro tante belle persone che ho conosciuto in quei giorni, persone che fanno numero, che sono solo costi e che quindi devono essere rottamate. L’altra cosa che voglio dirvi è legata ad una parola che ultimamente sento dire spesso in questa campagna elettorale: ANTICAPITALISMO. E’ FUORI MODA dicono tutti questi signori che si affannano a voler regolare la mia vita. E’SUPERATA. Bene, facciamo lo sbaglio di crederci cari amici e saremo complici di tutte le morti sul lavoro che continuano ad esserci. Non ci facciamo fregare. Non è la normativa sulla sicurezza inadeguata, le leggi ci sono e anche tante. E’ lo sfruttamento indiscriminato operato da padroni SENZA SCRUPOLI, che uccide l’operaio. La lotta al capitalismo non dovrà mai essere superata finché si continuerà a morire oltretutto per uno stipendio da fame! Non è SOLO una mancanza di adeguamento delle norme ma lo sfruttamento ad oltranza che uccide. Quindi, quando qualcuno ci dice che siamo fuori tempo e che siamo ormai superati ricordiamoli i 1260 morti dell’anno passato E CHISSA’ QUANTI IN QUEST’ANNO Essere superati e fuori tempo vuol dire ri-trovarsi nel 2008 a ri-parlare di aborto e divorzio. Non dobbiamo permettere a chicchessia di toccarci questi diritti fon-da-men-ta-li! Parlare di queste cose toglie attenzione ai veri problemi che sono – tanto per citarne qualcuno – una guerra fatta nell’interesse esclusivo di Bush che doveva ringraziare i suoi amici petrolieri che l’hanno mandato alla Casa Bianca, il diritto di istruzione per tutti, lo spreco di denaro pubblico, la mancanza dei servizi essenziali e il riconoscimento delle coppie di fatto!!! TANTO PER FARE QUALCHE ESEMPIO!!! Essere superati e fuori tempo vuol dire parlare di rigassificatori!! Questo è il Paese del Sole qualcuno tanto illuminato sostiene anche, che produrre il 20% di energia con il sole significa risparmiare miliardi di Euro sulle importazioni di petrolio, però contemporaneamente ritiene INDISPENSABILE il potenziamento delle infrastrutture di rigassificazione per creare addirittura una RETE italiana del GAS!! Se poi questo progetto folle e inutile spazza via un ambiente marino protetto, una zona unica al mondo per la sua specificità considerata patrimonio dell’Umanità poco importa. Questo vuol dire essere TERRORISTI DELL’AMBIENTE e riempire le pagine di un programma di parole inutili e vuote. SOPRATTUTTO NON FACCIAMOCI CONVINCERE CHE IL NOSTRO è UN VOTO SPRECATO REGALATO AL CENTRO DESTRA QUESTO E’ UN VOTO DATO ALLA SINISTRA!!!! FACCIAMO IN MODO CHE LA SINISTRA SIA FORTE, DIAMO UN MESSAGGIO FORTE E DECISO e soprattutto facciamo in modo che i nostri figli crescano con questi principi di rispetto e civiltà. Diamo loro la possibilità, presto molto presto, di conoscere la nostra Costituzione. Impararla dovrà essere una regola fondamentale di qualunque programma educativo, per essere, non solo, persone civili ma soprattutto PORTARLI ad amare il Paese dove vivono. A me difficilmente sara’ data la possibilità di avere - UNA PENSIONE DECENTE; - - DI FARE CONCORSI. Perché ORMAI HO SUPERATO L’ETA’ E DICIAMOLO PURE, NON HO LE RACCOMANDAZIONI GIUSTE; - - NON POSSO PRENDERE UN MUTUO AGEVOLATO RISERVATO AI GIOVANI NON SOLO PER L’ETA’ MA ANCHE PER LA MANCANZA DI GARANZIE E INTRAPRENDERE COSI’ UN’ATTIVITA PER CONTO MIO - - VIVO ANCHE ALL’INTERNO DI UNA FAMIGLIA DI FATTO COSICCHE’ IO, IL MIO COMPAGNO E LA NOSTRA BAMBINA SIAMO “QUASI” INVISIBILI! Per questi e mille altri motivi IO VOTO SINISTRA ARCOBALENO al SENATO E SOPRATTUTTO ALLA CAMERA!!!


gina truglio

gina truglio