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Cristiano Adriani: replica al rancoroso segretario del PD elbano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2008

Prendo atto che il Segretario del PD esce pubblicamente, un giorno si e l’altro pure, in risposta ad alcune dichiarazioni di qualche settimana fa, specificando comunque di non avere alcuna intenzione di rispondere. Sono preoccupato del fatto che dopo cosi tanto tempo, non sia ancora riuscito a metabolizzare alcune “punzecchiature” (oltretutto destinate ai suoi rappresentanti nazionali e non di certo a lui) del tutto lontane dall’offesa o dalla scorrettezza politica. L’unica cosa che è stata detta sul suo conto è che è nuovo alla politica (come del resto lo sono io), ma se questo ha suscitato cosi tanta irritazione sono disponibile a ritirarlo e se è necessario a cospargermi la testa di cenere! Con spirito rancoroso ci accusa poi di bassezza politica, o di coltivare un modo di fare politica di tipo personalistico, utilizzando tra l’altro argomentazioni che non ha riservato, nelle sue recenti uscite, neppure agli esponenti del centro destra. Respingo totalmente tali accuse e chiedo invece se sia una cosa nobile o “alta”, come direbbero loro, impostare a livello nazionale una campagna elettorale con l’obiettivo di cancellare la sinistra, facendo per esempio appello al cosiddetto “voto utile”. Una vera e propria indecenza politica (altro che bassezza!). Come se esistessero voti “utili” e quindi di conseguenza voti “inutili” che si danno a forze politiche “inutili”. Ma chi può attribuire tali patenti di utilità? Ma che tipo di concezione ha della democrazia un partito che propone questi argomenti? Il voto è libero ed è innanzitutto un diritto che ciascuno di noi esercita per convinzione, perché si sente rappresentato da un percorso politico, da un programma, dalla storia che quel partito porta con se. Forse è la modernità, forse è il tanto sbandierato nuovismo, sta di fatto che tale impostazione si è poi tradotta sul territorio con altri esempi di “alta politica”, primo fra tutti lo sfratto dalla sezione di Capoliveri con annessa sostituzione della serratura. Per quanto ci riguarda non siamo stati noi a dividere il Centrosinistra, la responsabilità è tutta del PD che ha scelto unilateralmente di rompere con la sinistra, rischiando di riconsegnare il governo del paese nelle mani della destra. Per il resto niente di nuovo sotto il sole! In questa campagna elettorale sono spariti i grandi temi: l’aborto e più in generale la difesa del principio della laicità dello stato, la legge sul conflitto d’interessi. Temi che imbarazzano i grandi partiti e in modo particolare il PD, perché non hanno a tal proposito una posizione chiara, ne possono averla. Vengono sbandierate leggi come quella sulle piccole isole o sulla continuità territoriale, la cui paternità però non può essere attribuita al solo PD, ma all’intera Unione e quindi anche ai rappresentanti della Sinistra l’Arcobaleno. Niente invece è dato sapere circa la formula vaga dell’Ambientalismo del fare e su come questa trovi poi un’applicazione concreta sul nostro territorio, per esempio nel caso specifico del cosiddetto Villaggio Paese. Hanno deciso che cosa fare in proposito? Se si, hanno comunicato la loro linea a Realacci che in un’intervista recente parlava a proposito dell’Elba di priorità da attribuire alla tutela e alla conservazione dell’ambiente? Da parte nostra possiamo dire che la Sinistra l’Arcobaleno ha impostato una campagna elettorale che potremmo definire “serenamente incazzata”. Incazzati per la situazione del nostro paese, dove sono sempre di più le persone che vivono in una condizione economico sociale di grande difficoltà. Sereni per essere riusciti a mettere in piedi assemblee partecipate, per aver incontrato molti giovani, donne, anziani, interessati al nostro progetto politico. Il nostro obiettivo è stato quello di coinvolgere la società elbana partendo dalla situazione di chi vive e lavora in questo territorio, e in modo particolare da chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese. La nostra è stata una scelta “di parte”, quella di stare dalla parte dei lavoratori, dei giovani precari, dalla parte delle donne, alle quali possiamo per esempio dire che se ci daranno il loro voto noi difenderemo la legge sull’aborto. Ciò che proponiamo al paese è un nuovo progetto culturale oltrechè politico, lottiamo affinché non venga cancellato il termine sinistra dal panorama politico nazionale, vogliamo impedire che l’Italia resti l’unico paese in Europa dove non è presente un grande partito della Sinistra. Sinistra, un termine secondo me ancora di moda, molto attuale, specie in una società diseguale come la nostra, caratterizzata da una povertà crescente, da disuguaglianze sociali di vario tipo, una società basata sull’esclusione e non sull’inclusione. Per noi Sinistra vuol dire maggiore giustizia sociale, legalità, laicità, uguaglianza, rispetto dell’ambiente. Leggendo i documenti diffusi in questi giorni dal PD, ho trovato solo pochi e confusi cenni a questi temi, ma soprattutto sono rimasto colpito dal fatto che in nessun modo abbiano mai citato nei loro scritti la parola “sinistra”, anche questo è il segno della precisa volontà di tirare un calcio a una parte importante della storia del nostro paese.


cristiano adriani testina

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