Un piano di sviluppo strategico per l’Elba, che fissi dei parametri demografici in grado di sostenere la presenza sul territorio di servizi e attività economiche per tutto l’anno. E’ la proposta di Francesco Bosi, sindaco di Rio Marina e leader toscano dell’Udc. “L’Elba è al bivio: o cresce o muore, ma gli altri non lo dicono”, ha ripetuto ieri Bosi. E’ stata la sua prima volta, all’isola: il primo incontro con la gente da candidato di partito e non da sindaco. E di gente ce n’era davvero tanta, perfino in piedi, nella capiente sala della Provincia: “Segno che gli elbani sentono questa urgenza, questo momento critico – ha rilevato il deputato, al numero tre nelle liste toscane della Camera – l’isola è diventata terra di conquista, contro i suoi abitanti e contro il dettato della Costituzione, che non prevede cittadini di serie ‘A’ e di serie ‘B’, e impone di sostenere le zone svantaggiate. Tutti chiedono tutto, ma nessuno dà niente per l’Elba. Per esempio le Amp? Quali compensazioni offre il governo per introdurre altri vincoli? E intanto non si ha notizia neanche del rifinanziamento della legge sulle isole minori”. “La corsa solitaria dell’Udc - ha spiegato Bosi, deputato uscente - è una decisione coraggiosa, io stesso avrei potuto accasarmi e trovare una sistemazione comoda, ma a Roma come all’Elba la nostra è una scelta non di convenienza, ma di responsabilità, forza e serietà. E io ho sempre creduto alla politica come servizio. Chi ha posto il problema dello sviluppo dell’Elba in questi mesi? – ha chiesto – sono stato solo. Da una parte si propone ricette assurde di regresso dell’isola a uno stato quasi pre-moderno; dall’altra per inadeguatezza o accondiscendenza non ci si oppone, si subisce tutto supinamente (magari in vista di qualche inciucio) o ci si perde in insensati conflitti partitici interni, per piantare bandierine di questo o quel colore. Noi lo abbiamo dimostrato, e ce lo hanno riconosciuto: abbiamo amministrato nell’interesse di tutti, e ora chiediamo un voto politico utile per dare voce all’Elba anche nel Parlamento nazionale, una voce forte, autorevole, capace di farsi sentire”
bosi sala provincia 2008