ilvicinato@libero.it - Cari cittadini dell’Isola d’Elba, sono affidabili quei candidati che prima vi hanno promesso la nascita della Provincia Autonoma dell’Arcipelago Toscano, e poi, per ubbidire «al capo», sono stati costretti a dirvi che tutte le province vanno cancellate? Per di più, tanto per camuffare la figuraccia, hanno balbettato: «messi in pratica, con completezza e decisione, i percorsi di risparmio e di semplificazione amministrativa, vedremo quali nuove opportunità per l’Elba potranno prefigurarsi». E’ credibile quel politico che per 12 anni ha seduto in parlamento e per 5 ha ricoperto un importante incarico nel governo Berlusconi e ora, alla vigilia delle elezioni, si è accorto che «All'Elba c'è bisogno di un lavoro serio e disinteressato che guardi al bene comune»? E’ attendibile quel partito che prima ha cavalcato la protesta contro il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e poi, una volta al governo, ha mantenuto per 5 anni il suo commissario che si è limitato a gestire i vincoli senza produrre benessere per le popolazioni? Ecco, questi sono quelli del Partito della Libertà, della Lega Nord, e dell’Unione di Centro, capaci solo di accusare gli altri: «C’è accordo tacito (…) per accettare sempre maggiori vincoli sul territorio e bloccarne lo sviluppo». Ma siccome il 13 e 14 aprile si vota, allora fanno qualche promessa: «bisogna perseguire la via dello sviluppo ottimale, con incentivazioni alle imprese turistiche, commerciali ed artigiane, e con più risorse per infrastrutture e trasporti». E prima? Noi del Vicinato sfidiamo loro a presentare una lista dove, in modo chiaro e puntuale, siano riportate le leggi che hanno varato a favore della nostra isola nei 1.825 giorni in cui governarono l’Italia. Tuttavia ci sentiremo ugualmente appagati se faranno conoscere a noi elbani le normative pro-Elba presentate da loro, o dai rispettivi partiti, durante i 593 giorni dell’ultima legislatura. Ci accontentiamo, pure, di una risposta dai rispettivi agitprop, purché documentata.
orso dormiente