I candidati del Partito della Libertà sono calati all'Elba con lo scopo di rispolverare la «provincia autonoma dell'Arcipelago Toscano». Ma qualcuno del Vicinato si è premurato di segnalare che Berlusconi le province le vuole chiudere proprio tutte, altro che aprirne di nuove! Ecco, allora, che quelli del PdL, durante l'oramai programmato tour elettorale, hanno affermato: «Ci voleva una scossa e l'abbiamo data, ma nel programma elettorale di Berlusconi c'è la cancellazione delle province, e allora cancelliamole tutte». E' stata una scossa, o meglio uno scherzo durato ben 469 giorni, davvero troppi per quei cittadini che, in buona fede, hanno creduto all'ormai prossima nascita della «provincia del mare». Intanto il coordinatore di Forza Italia di Livorno e consigliere provinciale Maurizio Zingoni, di fronte alla palese figuraccia, ha cercato di buttarla in corner scegliendo di parlare della chiusura di ogni provincia, anziché della tanto strombazzata «provincia autonoma dell'Elba». E allora? Come non ricordare che domenica 17 dicembre 2006 l'on. Lucio Barani presentò, nella sala consiliare di Portoferraio, la bozza della sua legge per l'stituzione di una provincia che «vada dalla Gorgona a Giannutri, per 300 chilometri quadrati di superficie, con capoluogo Portoferraio»? Perché scordarci che dopo 9 mesi, era martedì 11 settembre 2007, lo stesso Barani si premurò di annunciare a noi poveri isolani che quel progetto di legge era stato assegnato alla commissione affari costituzionali? Ora, per evitare al sindaco di Villafranca in Lunigiana ulteriori correzioni di rotta, o vere e proprie marce indietro, è bene avvertirlo che sulle Aree Marine Protette (AMP) tutti i comuni elbani, a prescindere dal colore politico dei rispettivi sindaci, hanno predisposto «una proposta aperta, per avviare un confronto non ideologico, ma sulle cose da fare».
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