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Precisazioni su IVA, TIA, TARSU

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 02 aprile 2008

La nota diffusa dalla stampa del consigliere Giardini sulla applicazione dell'IVA alla Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) neccesita di alcune precisazioni. E' vero che la recente Sentenza della Cassazione dell'agosto 2007 ha precisato l'impugnabilità della TIA di fronte alle Commissioni Tributarie di fatto riconoscendo la natura tributaria della stessa. E' vero che la recente Sentenza della Cassazione dell'agosto 2007 ha precisato l'impugnabilità della TIA di fronte alle Commissioni Tributarie di fatto riconoscendo la natura tributaria della stessa. Se la TIA viene dunque considerato un tributo, dovrebbe risultare corretta la sua non imponibilità ai fini IVA. Tuttavia, di fronte alla suddetta novità, risulta che l'Agenzia delle Entrate, interpellata in merito da diverse società di gestione del ciclo rifiuti, ha al contrario confermato l'applicazione dell'IVA così come avvenuto anche da parte di alcune Commissioni tributarie. Come spesso accade in questi casi, siamo nel mezzo di una situazione di incertezza normativa che può essere chiarita solo con un intervento legislativo o con un' interpretazione autentica del legislatore. Comunque sia, anche a parere di esperti in materia, non parrebbe possibile rendere retroattiva l'eventuale inapplicabilità dell'IVA e quindi, non si pone il problema del rimborso per gli anni precedenti. Il consigliere Giardini afferma poi altre cose assolutamente non vere. 1) non è vero che i cittadini di Portoferraio, per effetto dell'IVA sulle fatture TIA, hanno pagato il 10% in più rispetto ai cittadini di altri Comuni che sono rimasti a TARSU. Infatti sulla TARSU viene calcolato un importo per addizionali ECA e MECA che è pari alla medesima percentuale dell'IVA, cioè il 10% . in pratica: TIA: tariffa + iva 10% TARSU: tassa + addizionali eca 10% quindi come si vede l'imposizione per il cittadino è esattamente la stessa. 2) in realtà con l'applicazione della TIA tutte le attività economiche con esercizio di impresa hanno avuto un beneficio pari appunto a quel 10% poiché, come Giardini ben sa, per loro l'IVA non può essere considerata un costo. Ai cittadini di Portoferraio diciamo infine che il Consigliere Giardini dovrebbe usare maggiore cautela nel proporre affermazioni che non corrispondono alla realtà inducendo ad aspettative al momento non riscontrabili e che si comprendono solo alla luce di intenzioni demagogiche dovute alla campagna elettorale in corso. Nel merito possiamo affermare che stiamo seguendo con attenzione lo sviluppo conseguente alla sentenza della Cassazione e che saremo ben lieti di poter disapplicare l'IVA sulla TIA facendo risparmiare i cittadini qualora le condizioni tecniche e giuridiche dovessero consentirlo senza alcun elemento di incertezza.


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