La Finanziaria 2007 ha tagliato le risorse destinate all'organico della scuola e questa contrazione dei finanziamenti rischia di far "fallire" molte strutture scolastiche, soprattutto nella regioni meridionali e nei piccoli Comuni. Lo denuncia Legambiente in una lettera inviata ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali e agli Assessori all'Istruzione Regionali e Provinciali. "Siamo molto preoccupati per la situazione che si sta definendo in seguito alla Circolare Ministeriale 19/2008 – ha detto Vanessa Pallucchi, responsabile del settore Scuola e Formazione di Legambiente – che avrà sicuramente conseguenze negative sulla qualità dell'insegnamento nelle scuole italiane. In particolare temiamo per la chiusura di molte scuole che operano nei comuni più piccoli – ha aggiunto Pallucchi – che avrà gravi ripercussioni sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza stessa di queste comunità, così importanti per il nostro Paese, sia dal punto di vista culturale che per la coesione sociale". Secondo Legambiente le scuole dei piccoli comuni oltre ad essere un essenziale servizio che contribuisce alla permanenza abitativa di famiglie e giovani generazioni, è anche un importante, ed a volte unico, presidio collettivo educativo e culturale. "Continueremo a sollecitare le istituzioni – ha aggiunto la responsabile Scuola di Legambiente - perché la razionalizzazione necessaria segua criteri meno sommari e sia fatta su territori omogenei, escludendo dal calcolo i piccoli comuni. Per questi territori, inoltre, auspichiamo che sia garantita la permanenza di almeno un corso funzionante in ogni scuola del primo ciclo e che si tenga conto, nella definizione dei contingenti provinciali, delle situazioni di disagio legate a specifiche situazioni locali soprattutto per le zone montane e le piccole isole".
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