Marchetti: ma sì, forse no, forse sì, certo che no; il guazzabuglio dei Berluscones Lunedì 24 marzo 2008 il coordinatore di Forza Italia di Livorno e consigliere provinciale Maurizio Zingoni ha affermato: «Se il signor Marchetti, prima di citare frasi o articoli apparsi sulla stampa, avesse dato un'occhiata, anche distratta, al programma del Popolo della Libertà (!) si sarebbe accorto che non si parla da nessuna parte di abolizione delle province, ma bensì di abolizione di province inutili». Sabato a Portoferraio il candidato del Partito della Libertà Lucio Barani ha detto: «Ci voleva una scossa e l'abbiamo data, ma nel programma elettorale di Berlusconi c'è la cancellazione delle province, e allora cancelliamole, tutte». Apprendo anche che il coordinatore elbano di AN Luigi Lanera aveva anticipato: «Abbiamo sposato l'idea della Provincia come principio, non necessariamente come realizzazione pratica». Ora, le vie sono due, o la stampa ha frainteso tutto (riecco i soliti giornalisti cinici e bari!), e quindi quei giornalisti saranno smentititi (ma su quale delle due notizie?), oppure questa è l'ennesima dimostrazione che il PdL è un guazzabuglio dove si dice tutto e il contrario di tutto. Forse, quelli del Popolo della Libertà si sono resi conto che la stavano sparando troppo grossa, e ecco allora la marcia indietro? Peccato, così l'on. Barani ha perso la Giudola d'Oro perché, a meno di un'improvvisa virata, si è posto fuori gara. Intanto mi piace ricordare a Nanni Gioiello che la paventata annessione dell'Isola d'Elba alla Francia può trovarla su un'autorevole rivista storica elbana. Caro Gioiello, occorre che tu ti applichi un pochino di più nella storia patria e sappi, ad ogni modo, che sei in pool position per l'assegnazione della "giudola". La tua proposta della R.S.S.I.E., ovvero della Repubblica Socialista Sovietica dell'Isola d'Elba, è stata, almeno finora, la più bizzarra! Lorenzo Marchetti Zingoni: La coerenza del PD e la politica del sig. Marchetti-PD In riferimento alla nota del sig. Marchetti ed al presunto guazzabuglio nel PDL, al suo predicozzo sulla coerenza, ed al suo tentativo di ricostruzione dei programmi in base alle dichiarazioni raccolte qua e la, mi corre l’obbligo di segnalare la coerenza dell’Italia dei Valori, che se non erro fa parte della compagine che sostiene il suo leader Walter Veltroni nel programma infatti si legge “ La prima di queste è l'abolizione delle Province, spesso serbatoi di voti per i partiti e null’altro, e l’accorpamento dei piccoli Comuni, almeno fino a raggiungere il numero di 5.000 abitanti” (cfr http://www.antoniodipietro.com). Oppure per citare il suo Leader nazionale e candidato premier Walter Veltroni potrei citare la dichiarazione del 16 febbraio 2008 - fonte: partitodemocratico.it - inserita il 19 febbraio 2008 da redazione : “Cominceremo da subito abolendo le province nei grandi Comuni metropolitani, ai quali andranno dati poteri reali in settori importanti come la mobilità” Ma visto che stiamo parlando di coerenza la invito a rileggersi il discorso di insediamento dell’attuale, adesso non ricandidato, vice ministro Vincenzo Visco, in cui si affermava in modo netto e deciso la volontà di sopprimere le province. Comunque, resta il fatto, che se il presidente del Partito Democratico, l’ on Romano Prodi, non avesse cancellato la Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano con l’ultima finanziaria, e adesso non saremmo qui a cercare una soluzione per consentire agli elbani di sentirsi meno isolati. Dott.Maurizio Zingoni Coordinatore Provinciale di Forza Italia Membro Ufficio di Presidenza UPI Martinenghi (Civiltà Italiana): Dopo il clamoroso dietro-front dell'On. Barani Il clamoroso dietrofront dell'On. Barani sulla proposta di istituzione della Provincia dell'Elba-Arcipelago obbliga tutti a riflettere sui benefici che questa politica è in grado di fornire all’Elba. Sul fronte PDL l’On. Barani del nuovo PSI ha ritrattato la propria proposta argomentando che in verità il programma PDL prevede l’abolizione delle province e dunque vanno abolite tutte. L’On. Barani si è forse tardivamente accorto di essere partito dal tetto invece che dalle fondamenta per la sua proposta di legge della Provincia dell’Elba-Arcipelago, che per divenire tale deve partire dal territorio e solo al termine del percorso istituzionale indicato dal Titolo V della Costituzione può divenire legge; o forse si è lasciato confondere dalle polemiche sull’abolizione delle province definite “inutili” nel programma PDL per tagliare i costi della politica. Sul punto è bene essere chiari: a dispetto delle sue dimensioni l’Elba con l’Arcipelago ha tutte le qualità socio-economico-infrastrutturali e storiche per divenire a norma di legge la più piccola provincia italiana senza aggravi di costi e con enormi benefici per la collettività; Bossi ha inoltre dichiarato al TG1 che non permetterà mai l’abolizione delle Province che da secoli in forme diverse costituiscono le radici delle comunità del territorio e se ci sarà un prossimo Governo PDL si chiamerà Berlusconi ma per le riforme Bossi. L’On. Tortoli di Forza Italia ha invece assicurato che per l’Elba bisogna puntare su una maggiore autonomia ma con strumenti diversi dall’istituzione di una provincia. All'On. Tortoli che stimo, credo contraccambiato (mi nominò coordinatore dell’Elba nel 1995 e mi sostenne per la candidatura alle Europee del 1999) debbo rammentare che l’unica concreta forma di autonomia amministrativa e fiscale contemplata dalla Costituzione applicabile all’Elba è quella della provincia di nuova costituzione. Sul fronte PD e della sinistra in generale si è invece preferito ignorare la questione, preferendo lasciare ai responsabili locali il compito di screditare tale soluzione e chi la propone ricorrendo a disinformazione e corsivi sarcastici sugli elbani “creduloni”, “ghiozzi”o “giudole” a seconda degli interventi; e non potrebbe essere diversamente considerato il disposto dell’Art. 37 lettera g) della Legge 267/2000 sugli Enti Locali che prevede che i costi di istituzione della nuova provincia verrebbero scorporati e trasferiti dal bilancio della Provincia di Livorno, che per tale via perderebbe milioni di euro di entrate fiscali e stanziamenti statali a favore della Provincia dell’Elba-Arcipelago e con essi le competenze in materia di Parco ed AMP, pesca e caccia, navi, energia, ASL, Ospedale, Tribunale, Prefettura, Questura, Scuole, etc. Mi pare sia tutto chiaro. Il panorama è dunque questo e si comprende perché anche all’Elba sia sempre più acceso il sentimento di disertare le urne il 13 aprile o di dare un “voto inutile”- né al PDL né al PD – con la speranza (fondatissima per diversi sondaggi) che al Senato nessuno vinca ed i partiti siano COSTRETTI ad una nuova legge elettorale prima di nuove elezioni con il voto di preferenza e con esso controllo e trasparenza sull’operato degli eletti obbligatoriamente espressione del territorio. Così rinascerebbe la politica e l’Italia. D’altro canto non si può pretendere che altri dal continente si sostituiscano a noi elbani per realizzare una provincia che arricchirebbe solo l’Elba e l’Arcipelago a discapito della Provincia di Livorno. Dopo 15 anni di attività politica conosco queste logiche e posso assicurare che ben altro atteggiamento mostrerebbero il PDL e lo stesso Tortoli qualora l’istanza pervenisse da molti elbani ben organizzati e motivati a non mollare. Quello della Provincia non è un sogno ma una realtà che potrà essere realizzata in una legislatura e senza aggravio di costi nè “drammi”: semplicemente seguendo il percorso istituzionale previsto dalla vigente normativa. Occorre però dare un segnale forte a questa politica già il 13 aprile. E darci subito una mossa. il responsabile nazionale Stefano Martinenghi
Elba Mappa 350
Elba Mappa Comuni
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