Su Camminando è apparso uno scritto del solito signor G. Muti che, muovendo dalla presenza in pagina di Elbareport di una pubblicità della Moby Line e dalla mancata pubblicazione di un intervento di Bruno Paternò, più che insinuare afferma che i due fatti sono in correlazione, cioè che le opinioni di Paternò non sarebbero state pubblicate per non dispiacere all’inserzionista. Devo di conseguenza specificare e chiarire (soprattutto ai lettori di Elbareport) quanto segue: A) Il Direttore di Elbareport nutre una (peraltro crede ricambiata) umana grande stima, al di là delle diversissime convinzioni politiche, di Bruno Paternò e ne ha spesso ospitato gli scritti. Non altrettanto può dire del Signor Muti e del Dott. Onorato e non ne ha fatto mai mistero B) Talvolta (e Bruno Paternò ha contezza di questo avendone parlato) quanto scrive Bruno non è pubblicato da Elbareport perché, laddove si tratti di interventi personali e non comunicazioni ufficiali di Enti, Associazioni etc., il direttore ritiene giusto che ciascun soggetto informativo (blog o giornale) abbia un suo peculiare e distinto contenuto. Ma nel caso specifico molto più banalmente quella e-mail è andata tecnicamente persa, insieme ad altre (tanto è che il quei giorni, pubblicammo un invito a chi non avesse visto in pagina quanto ci aveva inviato ad inviarlo di nuovo) C) Lo spazio del giornale posto immediatamente sotto la testata non è gestito dalla proprietà del giornale ma è stato concesso al Web-Master che cura la messa in rete di Elbareport D) Il Web-Master ha ritenuto opportuno attivare in via sperimentale un suo rapporto con una agenzia che cura le inserzioni di Google e che ha utilizzato e utilizza quella striscia per la sua clientela tra la quale c’è, oltre hotel elbani, hotel panteschi, agenzie di cuori solitari, anche Moby E) Ciò premesso non c’è quindi stata alcuna dazione di danaro né diretta né indiretta, né rapporto di altro tipo tra Moby Line ed Elbareport o agenti pubblicitari di Elbareport, come fa ampiamente fede la contabilità del giornale e chi la gestisce (studio Lupi) F) Inoltre sia la direzione che la proprietà di Elbareport non sono in grado di prevedere quali siano le aziende promosse in quello spazio di giornale. G) Il Direttore di Elbareport per suo conto, vantando anche un citazione giudiziaria da parte dell’armatore, ribadisce quanto ha sempre affermato: la ferma intenzione di non accettare neanche un mezzo centesimo bucato di provenienza Moby. H) Il Direttore di Elbareport trova comunque ignobile che qualcuno (magari misurandosi con i propri metri etici) lo abbia pensato incline a tappare la bocca ad un amico “per ragioni di cassa”, ma, chiarito a questo punto ogni aspetto, comunque diffida da scrivere e pubblicare altre gratuite e velenose insinuazioni che riterrebbe lesive della sua professionalità e della sua persona.
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