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Martinenghi: La provincia dell'Elba non darebbe costi maggiori, li razionalizzerebbe

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 marzo 2008

Con la prevista cecità, ignoranza o malafede è iniziata la campagna di disinformazione nei confronti dei cittadini elbani riguardo l’eventuale Provincia dell’Elba-Arcipelago. Le repliche ad personam equivarrebbero a sparare sulla Croce Rossa per cui mi limiterò a dare alcune informazioni a conferma di quanto asserito: 1) l’istituzione di una Provincia dell’Elba prevista dall’attuale ordinamento è l’unica via per arricchire letteralmente l’Elba e gli abitanti dell’Arcipelago restituendo loro le libertà di scelta; 2) la creazione di tale provincia non comporterebbe costi aggiuntivi per la collettività ma li razionalizzerebbe. L’Elba, terza isola italiana, già possiede le infrastrutture di base per essere Provincia – prefettura, questura, tribunale, ospedale, ASL, scuole, caserme, centrale elettrica, aeroporto – la cui esistenza è minacciata di continuo proprio perché non è Provincia. Riguardo il pensiero popolare sul Comune unico, sui cui svantaggi per la popolazione elbana e vantaggi per il solo sistema del continente mi soffermerò in altra occasione (i Comuni presidiano il territorio ma con la Provincia dell’Elba alcuni potrebbero essere riuniti come in precedenza erano stati frazionati) trovo illuminante la battuta di un amico di Chiessi, assessore, che credo rifletta bene il pensiero dei residenti in ogni Comune: “"a noi sta bene, purche' sia a Marciana". 1) Alla istituzione della Provincia dell'Elba-Arcipelago conseguirebbe l’immediato arricchimento del territorio per effetto dei milioni di euro provenienti dai tributi locali e dal bilancio statale che si renderebbero disponibili per essere investiti nell’Arcipelago; con politiche di valorizzazione del turismo, dell'ambiente, dei trasporti e dell’energia finalmente sensate. Una provincia è competente a decidere sui Parchi e le AMP, su navi ed aerei, su caccia e pesca, su ospedali, scarichi fognari a mare e tutte quelle materie “calde” - che ho evidenziate in neretto nel testo normativo - che oggi sono altrettante ipoteche sul futuro dell’Elba. La Legge 267/2000 che disciplina gli Enti Locali all’art. 19 punti 1 e 2 è inequivocabile: “1 - Spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale nei seguenti settori: a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità; b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; c) valorizzazione dei beni culturali; d) viabilità e trasporti; e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali; f) caccia e pesca nelle acque interne; g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; l) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. 2 - La provincia, in collaborazione con i comuni e sulla base di programmi da essa proposti, promuove e coordina attività nonché realizza opere ….sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo. 2) I costi di istituzione della nuova provincia con i relativi finanziamenti di copertura – e come s’è visto l’Elba già possiede le infrastrutture di base - non si sommerebbero a quelli esistenti ma verrebbero scorporati e trasferiti dal bilancio della Provincia di Livorno. L’Art. 37 lettera g) è chiaro: “le province preesistenti debbono garantire alle nuove, in proporzione al territorio ed alla popolazione trasferiti, personale, beni, strumenti operativi e risorse finanziarie adeguati”. Com’è dunque evidente gli interessi economici in ballo sono enormi – altro che inesistenti! - e tutti a vantaggio delle popolazioni dell’Elba-Arcipelago. Se sono stato sufficientemente chiaro, allora risulteranno evidenti a tutti i mandanti della canea montante contraria alla Provincia dell’Elba-Arcipelago e chi ci rimetterebbe con la sua istituzione.


Arcipelago toscano mappa

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