Carissimi della Redazione Vi scrivo cercamdo un po'di sfogo all'inc...che ho dentro da un paio di giorni; provo a spiegarmi. Giovedi'ci vediamo recapitare una raccomandata dell'INPS a nome di mia madre nella quale ci comunicavano la sospensione della sua pensione dal mese di aprile di ben 220,00 euro circa e la richiesta di restituzione di quanto finora concesso, circa 3.600 euro. Mi reco venerdi alla sede INPS di Portoferraio e mi confermano quanto ci avevano gia' comunicato, cioe'mia madre non potra' piu' usufruire di questo ben di dio perche'mio padre supera nella dichiarazione dei redditi i 16.000 euro all'anno. Mi comunicano che riceveremo dei bollettini con i quali restituiremo in comode 24 rate mensili il gruzzoletto estorto allo Stato e mi danno pero'la possibilita' di presentare un ricorso, senza pero' la certezza che venga accettato. Del resto i parametri della finanziaria - mi spiegano inoltre - hanno fissato questo tetto e chi lo supera ce l'ha in quel posto, puo' anche morire di fame, aggiungo io...... Mi chiedo e vi chiedo se questa e'giustizia o no, se e'possibile che due anziani che hanno lavorato una vita si debbano sentire derisi e mortificati da uno Stato che riesce solo a prenderti e poco dare, se quei funzionari, politici e tutti quanti maneggiano i nostri soldi si accontenterebbero e potrebbero campare con quelle quattro bucce, visto che i loro stipendi e di conseguenza le loro pensioni sono sì di 16.000 euro ....ma al mese e lorde. Vergogna, Vergogna e ancora Vergogna. Scusate lo sfogo e la forse la poco chiarezza nell'esporre la questione, ma mi girano a elica e forse non vado nemmeno a votare questi quattro ....nzi. Saluti da Marina di Campo, Gianni. Poca chiarezza non direi proprio, credo anzi che una lettera come quella che ci scrivi, chiunque si prefigga di amministrare, di governare il nostro paese, dovrebbe tenerla in copia tra le sue carte “in evidenza” come si usa dire, per essere sempre sicuro di non scordarsi mai e in nessun caso la vicenda di questo “taglio” alla spesa pubblica. Hai ragione, straragione, ad essere incazzato con tutti, in primis con chi ha formulato delle norme che evidentemente pongono un nucleo familiare da 16.000 euro annui (lordi ed a Marina di Campo, dove tutto costa come l’orzo di Pianosa) tra i “ricchi” ai quali si chiede un sacrificio e perfino la restituzione “in comode rate” del maltolto. Sul non andare a votare faccio due considerazioni. La prima: pur rispettando il punto di vista di chi spinge al massimo la sua sfiducia nel contesto politico, non credo che se i pensionati, gli operai, quelli che si sudano fino all’ultimo centesimo che hanno (e che pagano le tasse senza vagheggiare rivolte fiscali) si astenessero in massa da votare, domani i loro interessi sarebbero meglio rappresentati. La seconda (é una citazione “campese”, di Luigi Totano): “Chi sceglie di non votare esercita un suo sacrosanto diritto ma rinuncia ad un suo talento". Un abbraccio di parte, schifosamente di parte, a te e ai tuoi genitori. sergio rossi
vecchi incazzati