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La preoccupazione del Comune Gigliese per la soppressione della linea per Giannutri

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 marzo 2008

La decisione di sospendere il collegamento marittimo da parte della soc. Maregiglio di Navigazione Srl, giunge in seguito a numerose problematiche che negli anni si sono sommate ed aggravate e che sono state oggetto, nei giorni scorsi, di un lungo incontro tra i vertici di detta società e la Giunta Comunale e rappresenta una situazione non più eludibile, grave e seria. La Giunta Comunale aveva segnalato da tempo la gravità della situazione, anche a mezzo stampa, ma soprattutto avviando fin dagli anni scorsi un iter di confronto e compartecipazione anche della stessa Regione Toscana, che ha visto lo svolgimento di un incontro (recente) con alti funzionari dell’ Assessorato ai Trasporti della Regione Toscana che ha dato dei primi segnali positivi. Successivamente è stata richiesta la convocazione di una riunione d’ urgenza, ove possa essere tracciata la via risolutiva alla garanzia della mobilità da e per l’Isola di Giannutri. Occorre anche evidenziare che Giannutri è una delle poche (se non l’ unica) isola italiana ove manca un servizio pubblico di trasporto marittimo garantito, con sovvenzione, dallo Stato e che, una piccola società privata si è assunta l’onere, da 30 anni, di sopperire a questa carenza, nonostante che il traffico commerciale non consentisse introiti sufficienti a portare il servizio in pareggio di bilancio. La società di navigazione privata, che non solo opera su Giannutri, ma che in inverno consente di avere un secondo e più capiente traghetto a disposizione per l’ isola del Giglio, impiegando fra l’altro, più di cinquanta dipendenti , di cui oltre il 90% dei quali risiede nel vicino comune di Monte Argentario, ha operato ed opera con serietà e professionalità nel settore, specialmente in questi ultimi anni, si è trovata a dover affrontare notevoli difficoltà dovute alla notoria carenza logistica e di convenienza economica, a causa dei forti rincari dei materiali in generale, ma soprattutto del gasolio e della manodopera, oltre ai rilevanti costi per l’adeguamento dei traghetti alle normative che di volta in volta vengono emanate dalle Autorità. Nonostante gli aspetti negativi, il servizio di trasporto marittimo per Giannutri è stato regolarmente effettuato ed ha consentito il trasporto dei passeggeri, dei mezzi per lo smaltimento dei rifiuti, dello approvvigionamento delle risorse di prima necessità, dei prodotti petroliferi necessari al funzionamento della centrale termoelettrica e dei mezzi di soccorso e quant’altro, dando con ciò la connotazione di un servizio di pubblico interesse. Non sono pochi, proprio in questo ultimo periodo, coloro che anziché occuparsi di porre l’attenzione sulle vere problematiche di Giannutri, si sono accodati al “carrozzone” che criticava le regole imposte dall’ Ente Parco. Se questo si può capire da parte di chi ha difeso un proprio interesse privato, la cosa grave è che alcuni amministratori gigliesi come il consigliere Ortelli ed il consigliere Landini, invece di utilizzare le proprie energie per destinarle a questi problemi, sono stati i primi a difendere gli interessi di chi sull’ isola vede solo un interesse privato ( si domandi ai residenti cosa pensano). Oltre a ciò, essi si sono anche prodigati in svariati comunicati, per lunghi mesi, arrivando persino alle offese nei confronti dei consiglieri di questa maggioranza, che in silenzio e con un basso profilo hanno lavorato e stanno lavorando proprio per sistemare ciò che loro non hanno mai fatto per Giannutri, nei 10 anni passati, nei quali avevano la gestione politica dell’Amministrazione Comunale, abbandonandola nel più completo disinteresse ( parole,queste, degli abitanti e residenti di Giannutri) oppure si dimostri il contrario.. Lo smaltimento della nettezza urbana (che abbiamo ereditato non organizzato), l’approvvigionamento idrico (quasi risolto da noi con la realizzazione del dissalatore di prossima realizzazione), la messa a norma dell’eliporto per l’emergenza sanitaria di Giannutri ( insieme a quello del Giglio) ora abilitato al volo notturno, abbiamo ripulito l’Isola da ogni genere di rifiuto utilizzando un contributo di 50.000,00 euro del Ministero dell’Ambiente ( e al riguardo occorre ancora lavorare per bonificare un sito, siamo in dirittura d’arrivo per l’auspicata definizione della controversia per gli “usi civici” ereditata (iniziata negli anno 90) che vorremmo risolvere mediante transazione con tutti i proprietari dei beni presenti a Giannutri, mediante una transazione alla quale molti proprietari hanno aderito, il consolidamento dell’attracco a Cala Spalmatoio ed il consolidamento della scaletta ( sempre a Spalmatoio) che collega l’attracco al territorio, la precarietà dei collegamenti marittimi che vogliamo istituzionalizzare con la Regione in seguito alla modifica del Titolo V^ della Costituzione e, l’apertura al dialogo piena e completa, pressoché quotidiana, con chi gestisce alcuni servizi ma anche con i semplici cittadini residenti sono solo alcune delle grandi problematiche della piccola isola. Ed è incredibile che a fronte di tutto ciò, amministratori che hanno tenuto una maggioranza per 10 anni abbiano ancora il coraggio di parlare e di straparlare, senza rendersi conto dei veri problemi dell’Isola, tanto che non è unico il caso in cui alcuni concittadini mi hanno confidato di essere perseguitati dall’ Ortelli, che, non contento dei continui comunicati (ne ha fatto uno anche il giorno di Pasqua) come vede qualcuno sulla piazza (specialmente al Porto), gli si avvicina per parlare male di questa Amministrazione, in modo quasi ossessivo e preferibilmente collegato all’Ente Parco, tanto che si è avviato lo sport del fuggi fuggi, quando il profilo canuto appare all’ orizzonte. Noi, anziché innestare polemiche sterili e inutili, abbiamo impiegato il nostro tempo “martellando” letteralmente i funzionari del Ministero dell’ Ambiente, fino a quando lo stesso Ministero non ha stanziato 200.000,00 euro per la ristrutturazione del pontile di attracco di Spalmatoio, che era pericolante; se tale situazione non si fosse risolta, si sarebbe dovuto impedire, per motivi di sicurezza, l’ attracco delle imbarcazioni, con conseguente impossibilità di operare e servire l’ isola. Tutto ciò però ha fatto poca notizia; era molto più interessante capire se su Giannutri potevano scendere 100, 200 o 300 persone in piena estate, con le inevitabili polemiche pretestuose. L’attuale Amministrazione Comunale, sia chiaro a tutti, continuerà a lavorare tenendo sempre presente che l’interesse pubblico è assolutamente prioritario rispetto a quello privato, cercando di trovare soluzioni appropriate sia per il Giglio che per Giannutri, dove i problemi sono veramente molti e complessi, cercando la disponibilità delle altre istituzioni ( dalla Regione alla Provincia alla Capitaneria di Porto alla Soprintendenza Archeologica della Toscana per la stupenda Villa Romana che deve avere tutta l’attenzione che merita un sito archeologica di importanza mondiale.


giannutri villa romana

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