A Sciambere di Roy e di Curzio
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : sabato, 29 marzo 2008
Temevamo che a citarlo si sarebbe scatenato e così è andata. Mario Papi ha risposto immediatamente "Presente!" inviandoci una delle sue mail anarchiche in parte riproducibili in parte no, piene di immagini, di citazioni, di allusioni ora chiare ora criptiche. Proviamo a rendere sommariamente l'idea dell'essenza della mail papiana raccontandovela. La missiva di uno dei pochi Papi simpatici che conosciamo (ognuno la interpreti come gli pare, va bene lo stesso), si apre con due foto di canidi marinesi, le stesse riportate in questa pagina: il alto a destra (ovviamente) Roy il cane di Pasquale Berti vessato, e supermultato. A Roy, segue (probabilmente per il dovuto rispetto alla "par condicio") l'immagine in basso a sinistra (ovviamente) di Curzio, cane di Maria Grazia "la Rossa" Mazzei guarnito di collare rosso d'ordinanza Segue uno stranissimo gioco grafico trivolumetrico con un delineato corpo centrale oblungo e due annessi laterali ovoidali. Non si comprende a quale persona o cosa voglia riferirsi l'autore con quel misterioso oggetto, poiché aggiunge di pugno solo una scarna didascalia che non siamo riusciti a decrittare: "fava stiappona". Da là si passa ad un'altra immagine in cui si scorge Cristiano Malgioglio arraganato (?) segue una foto del campese Balduba ritratto con l'aria persa davanti ad un microfono, senza alcun commento. C'è poi uno spazio bianco chiosato da un'altra frase "spiacenti di non aver trovato la foto di Martinenghi". Questo sabba iconico di vuoti e soprattutto di pieni termina con una scritta a grandi caratteri, così densa di significato, così scudisciante da meritarsi a nostro avviso di diritto, l'inserimento tra le frasi celebri: "IN OGNI PAESE C'E' UNO SCEMO, NOI FAMO A TURNO". Eh sì cari lettori come diceva Bertold Brecht (che al contrario di quanto pensa l'assessore non è il tornante dello Shalke04): "E' la semplicità che è difficile a farsi" (tanto per fare incazzare qualcunaltro è l'ultimo verso della "Lode del Comunismo"). Il colpo di genio talvolta lo si scopre nella essenzialità.
Roy cane di Pasquale
Curzio cane della Rossa