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Ed al Presidente della C.M. replica duramente Luana Rovini

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 luglio 2003

Signor presidente della Comunità Montana, Rispondo su Elbareport alla sua lettera pubblicata ieri, dove annuncia -se non ho capito male - che escluderà dalla comunicazione istituzionale il Tirreno. La invito a riflettere sul fatto che lei è presidente di un'istituzione e non di un'azienda privata o di un'associazione e che quindi non può permettersi di fare embarghi punitivi ai "giornali cattivi" e sottolineo inoltre, che pur nella sua "cattiveria" quel giornale le ha dato ampio spazio di replica, e non una sola volta. Se lei procederà con l'embargo mi dispiacerà, ovviamente, ma non credo che ciò potrebbe penalizzare molto i lettori del giornale, visto che la comunicazione prodotta dal suo ente è stata, sin qui, piuttosto carente e il caso Montecarlo lo ha confermato. Perché dico questo? Vede, non ritengo una notizia da "Comunità mondana" l'andare a promuovere un'iniziativa istituzionale all'estero, neppure a Montecarlo, ma ritengo preoccupante che il presidente di un ente pubblico organizzi una tre giorni monegasca, ci impegni la struttura, si porti dietro un pullman di persone e che poi torni sull'isola senza sentire il dovere istituzionale di riferire ai cittadini che cosa è stato fatto. Lei, però, quando è tornato non ha convocato neppure una conferenza stampa per spiegare le cose fatte, chi ha incontrato, quali prospettive sono state aperte, preannunciare i benefici che portarà alla comunità elbana e di Capraia quella iniziativa, ovviamente esporne i costi, gli sponsor, dare la possibilità a quei cronisti che non l'hanno seguita in trasferta di capire, informarsi, domandare e riferire ai lettori. E' anche per questo che al ritorno le esploso fra le mani il caso "Comunità mondana". Un'esplosione peraltro agevolata: molte persone avevano assistito, da spettatori televisivi, al luccichio della cena di gala, che tante volte è stata trasmessa dalla tv locale. Possibile che al Palazzo non ne fosse giunto il brusio? Sull'accusa di "toccare la sofferenza delle persone" vorrei stendere un velo pietoso, soprattutto per quel riferimento che lei scrive sulla sua esperienza personale, ma qualcosa ho da commentare: apprezzo che lei abbia deciso di devolvere quanto raccolto alla cena di gala al Cafè de Paris al dottor Segnini affinché lo investa nel reparto di oncologia dell'ospedale, ma non riesco a non pensare, per esempio, a quanto sono costati gli omaggi e a come questi sono stati (diciamo) distribuiti. Sarà perché sono cattiva?


visita al tirreno

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