Le Fiamme Gialle dell'Isola d'Elba sembrano ormai "di casa" nel comune di Capoliveri, e nella giornata di Mercoledì hanno compiuto un'altra delle loro operazioni procedendo al sequestro di un manufatto realizzato a pochi metri dalla battigia in località Capo Perla. Si tratta di un intervento "classico" nella fantasiosa via capoliverese alla edificazione, la realizzare dei volumi precari, baracche prefabbricate di lamiera (o di legno come nel caso di specie) all'interno dei quali poi vengono costruite delle casette con pareti perimetrali in muratura che poi emergono "en plein soleil" ad ogni condono. Quello sequestrato venerdì dai Finanzieri è un'opera di contenute dimensioni (una ventina di metri quadri) ma a creare molto rumore, in attesa della convalida o meno dell'atto da parte della Procura livornese, è la sua titolarità: il fatto che risulti proprietà del Vicesindaco capoliverese Carlo Cardelli. Lo stesso amministratore si è detto sicuro però di un rapido chiarimento della sua posizione, specificando che le presunte irregolarità edilizie riscontrate dalla Guardia di Finanza e che sono alla base del sequestro cautelare non sussistono in quanto il manufatto è stato realizzato con regolare concessione edilizia, ed essendo stato oggetto in passato di condono. Da Capoliveri si nega inoltre un diretto legame tra l'episodio e la cosiddetta "partita dell'Art. 22 comma ter" del regolamento edilizio interessante l'operato della precedente giunta di centrodestra (nella quale Cardelli era comunque presente, sempre come Vicesindaco) e quella attualmente in carica, sulla quale si è particolarmente appuntata negli ultimi mesi l'attenzione dei Finanzieri.
carlo cardelli