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A Sciambere delle lettere pasqualiane

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 28 marzo 2008

In tarda serata abbiamo ricevuto una mail nella quale era stato diligentemente riportato il testo di non una ma ben tre lettere a firma di Pasquale Berti, ex sindaco marinese. Sulle prime siamo rimasti un po' perplessi, il tono a presa per i fondelli e altri particolari pittoreschi (come una multa croscia e un cane contumace), ci avevano fatto sospettare che dietro alle tre missive ci fosse la satanica opera di un noto figuro locale (tal Mario Papi) non nuovo ad imprese falsificatorie. Invece no le tre lettere non erano affatto apocrife. Pasquale in persona le aveva vergate indirizzandole peraltro tutte (per competenza o conoscenza) alla Segretaria Comunale, che deve evidentemente godere dell'affettuosa stima pasqualiana in maniera veramente particolare. Ecco i testi, il terzo dei quali (perfino!) emendiamo in piccola parte, per scelta deontologica: LETTERA N. 1 (OVVERO: Come mi movo mi furmini!) Mi sono visto sanzionare la mia macchina il giorno della S.Pasqua con una multa di 36 euro che ho già pagato. In quella mattinata arrivavo da Lacona verso le ore 12,45 nel pieno di un tremendo acquazzone; per andare a pranzo ho posteggiato davanti casa e senza ombrello sono corso verso l’abitazione. Alle 14,30 circa sono uscito e con mia profonda meraviglia ho trovato una multa, peraltro bagnata. E’ da tenere presente che i posteggi erano quasi tutti liberi. Anche con la pioggia la Polizia era al lavoro per scoraggiare ancor di più la gente a frequentare il nostro paese; da tenere presente era anche il gran freddo. Peraltro mi dicono che diverse multe sono state fatte la sera di Venerdì Santo in Via Vadi e Viale Cerboni ai fedeli che si erano recati alla Processione di Gesù Morto. I soldi da me versati, unitamente a quelli dei fedeli, spero che vadano in opere buone, magari per sistemare una casa per chi purtroppo ha meno di me e di voi, sperando nel caso concreto che a quanto mi dicono le sollecitazioni della minoranza consiliare possano essere accolte, per dar gioia e pace alla nostra gente. Un disordinato come me si vede multato quando non aveva torto e non le altre volte in cui forse ha mancato. Pasquale Berti LETTERA N. 2 (OVVERO: della serie 'un'esse' padroni nemmeno nel suo) Il sottoscritto Pasquale Berti, residente nel centro storico del Comune di Marciana Marina, viste le bizzarre chiusure del traffico che danneggiano gravemente sia il commercio che i residenti, ai sensi delle leggi vigenti sulla libertà di movimento, per non dover subire, senza nessun beneficio della comunità, vessazione incongruenti per accedere all’abitazione di residenza, esige un pass di passaggio come previsto dalle leggi vigenti. Chiede altresì quello che esiste in tutto il Paese (Italia) : dei posteggi per i residenti nella zona blu. Mi dispiacerebbe ricorrere alla giustizia per vedere trionfare giustizia ed equità. Pasquale Berti LETTERA N. 3 (OVVERO: Anco 'r cane!) Ricevo a mezzo posta la notifica di un verbale di accertamento e contestazione relativo alla violazione dell’Ordinanza Sindacale n. 1/2008 “per aver fatto girovagare liberamente il cane nel territorio comunale. Sanzione amministrativa prevista da € 100,00 a € 1.000,00”. Ero convinto che le multe dovessero essere contestate in flagranza di reato e credo che dovrebbe essermi provato che il cane era “Roy” , come che con soddisfazione dichiaro di essere mio. Segnalerò alla protezione animali un comportamento che non mi sembra corretto, vista anche la nuova legge della Regione Toscana, che farà entrare i cani sia nei bar che nei ristoranti. Se sarà provata la violazione di Roy la pagherò. Alla Segretaria Comunale segnalo il numero delle contestazioni fattemi, (omissis) All’ufficio legislativo del Comune rivolgo appello affinché vigili se gli atteggiamenti sono davvero, come dovrebbero essere, al di sopra delle parti. Pasquale Berti Aggiungiamo,come nota in calce, di essere stati colti da un leggero attacco di nostalgia, per i tempi dei ferocissimi scazzi con Pasquale, siamo arrivati quasi alla soglia del sospirare: "Aridatece la D.C.!" Ovvio che in questa "saudade" una componente la costituisca il fatto che nel tempo vagheggiato eravamo giovani e forti, ma c'è anche qualche dato oggettivo a sostanziarla. Il fatto ad esempio che allora chi si poneva a capeggiare anche a livello locale un partito, chi intendeva rappresentare amministrativamente gli altri, doveva almeno saper leggere, scrivere e far di conto; soprattutto doveva passare attraverso una scuola nella quale doveva masticare tanto, ma tanto, pane e politica. Oggi basta mettere in un frullatore qualche presunto giovane leone, qualche comprovato maturo coglione, qualche interessato furbacchione e qualche sgrammaticato trombone, impastare per pochi secondi dopo aver spruzzato di colorante (artificiale), senza preoccuparsi di aggiungere altri ingredienti tipo la concretezza programmatica, la contezza storica e la coerenza personale e "le voila!", si può servire un insipido frappé da usare come lista amministrativa e perfino come partito, da titolare di centrosinistra, centro o centrodestra a seconda dei casi e dei tornaconti. Aridatece la DC, in luogo della sua odierna scipita edizione veltronica, e aridatece la destra liberale rigorosa e colta di un tempo, in luogo del teatrino delle marionette di Berlusconi e dei Berlus-cloni. Restituiteci la libertà di mandare (ove occorra) a quel paese che non è la Marina Pasquale, invece di costringerci a dargli ragione.


carta penna calamaio

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