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Elbareport: inghippi tecnici e tumultuose crescite

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 03 luglio 2003

Per lunghi tratti nella mattinata del 3 Luglio il nostro sito è risultato inaccessibile o accessibile con estrema lentezza e difficoltà, facendo seguito ad un’altra giornata in cui avevamo dovuto fare i conti con altre difficoltà tecniche di composizione del giornale. Due fatti che ci sono particolarmente dispiaciuti perché il numero 221 di Elbareport dava il resoconto di parecchi e molto importanti fatti per la comunità insulare. Per completare, alcuni nostri errori, in una giornata piuttosto “particolare” (per non tirare in ballo la sfiga) hanno determinato la cancellazione di diverse Mail pervenuteci, che quindi non potremo pubblicare se non ci saranno di nuovo inviate. Ma dopo gli aspetti negativi, di cui ci scusiamo con l’utenza, dobbiamo anche dare notizie di quanto di positivo sta accadendo intorno al fenomeno comunicativo “Elbareport” E parlando di fenomeno, se guardiamo alle statistiche di accesso alle nostre pagine non crediamo davvero di esagerare, specie se si considera che nel periodo Gennaio-Maggio si è registrato un incremento di contatti al sito costantemente del 7/8 % rispetto al precedente mese (un trend decisamente buono), ma soprattutto che nel mese di Giugno si è assistito ad una “esplosione” con un aumento del 20% circa dei contatti rispetto a quelli raggiunti a Maggio. Siamo in pratica molto prossimi al raddoppio dell’utenza che contavamo all’inizio del 2003, ed un altro parametro conferma in maniera inequivocabile la crescita di interesse intorno a questo quotidiano, il raddoppio, nello stesso periodo, delle diverse comunicazioni che pervengono ogni giorno in redazione, che ha avuto per conseguenza un forte aumento delle notizie trattate che sono ora tra 15 e 20 quasi tutti i giorni. Non nascondiamo che questa impennata insieme a gratificarci molto ci preoccupa anche un po’, costringendo essa la redazione ad un lavoro durissimo, al limite delle possibilità, per rispettare la linea forse un poco troppo ambiziosa che ci eravamo dati: far parlare tutti e pressoché di tutto subito. Abbiamo bisogno di un mare di cose: contratti pubblicitari (l’unica forma di sostentamento economico su cui potremo puntare) nuovi strumenti tecnologici, persone che ci aiutino a costruire ogni giorno quest’altra voce libera del territorio elbano. Ma almeno la prima parte della scommessa è vinta: il vascello di Elbareport va.


Elbareport

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