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A mezza campagna elettorale il Coordinatore della SINISTRA ARCOBALENO

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 22 marzo 2008

Prosegue il lavoro del Coordinamento dell’Isola d’Elba de la SINISTRA l'ARCOBALENO per la costituzione dei suoi diversi comitati comunali elbani e per il radicamento territoriale della alleanza tra le sinistre. Così dopo gli appuntamenti di Marciana Marina, Portoferraio e Capoliveri l'arcobaleno mette in calendario un'iniziativa a Rio nell'Elba per Mercoledì 26 marzo 2008 alle ore 17,00, presso la sede dell’ex sezione DS dove si terrà una Assemblea Pubblica per la costituzione del Comitato Elettorale Riese, aperta alla partecipazione di tutta la cittadinanza. E' l'occasione per fare il punto, a mezza campagna elettorale con il responsabile elbano Cristiano Adriani, raggiunto alla corte di Zapatero, in Spagna dove è andato a trascorrere un week-end pasquale di riposo, ed al quale chiediamo se è ancora "serenamente incazzato" come qualche settimana fa. "Sì - risponde il giovane leader della SINISTRA ARCOBALENO - ma, rispetto ai giorni di quella dichiarazione pure "moderatamente ottimista" sull'esito del voto" E Adriani spiega il perché, non è solo o tanto questione che i sondaggi diano la Sinistra Arcobaleno un 30% più pesante della stima iniziale, che prevedono in molte regioni lo sfondamento dell'8% (che ne farà una forza determinante anche in Senato), è l'aria che si respira intorno alla lista che detta pensieri positivi. "E' passato intanto il "messaggio" fondamentale, quello che, al di là delle coreografie presentate del Cavaliere e di Veltroni, la vera novità è che c'è una sinistra forte ed unita in corsa. Ancor di più: di solito i cartelli elettorali rappresentavano una faticosa composizione delle divisioni della sinistra, la situazione è completamente rovesciata, il cartello elettorale non è fine a sé stesso, ma viene vissuto come il punto di partenza verso un'unica forte formazione della sinistra, questo vuole la "gente della sinistra" e lo si avverte benissimo". In questo senso è fallita l'offensiva vestrusconiana sul "voto utile" il "votate me, ma comunque uno di noi due" che sembrava un potente strumento e che si è rivelata così disastrosa, così letta come un prepotente inciucio, un'odiosa forzatura, che gli apprendisti stregoni PD-PdL ed i loro emuli locali hanno dovuto fare una marcia indietro precipitosa. "Fortunatamente - riprende Adriani - gli italiani non sono solo quelli che "corrono in soccorso di chi vince" c'è pure chi non si piega a "legare l'asino dove dice il padrone". Così ora accade che il neo-segretario del PD isolano, scopre la politica e ammette che possiamo pure esistere (!) lo ringraziamo per la generosità, ma esisteremo con o senza la sua approvazione" In una cosa ha ragione Federico Mazzei, secondo Adriani che è l'ora di finirla di avvitarsi sui meccanismi elettorali e di parlare di programmi di problemi concreti, anche di quelli elbani, che non si riducono alla necessità di nuove misurette fiscali "ad insulam" come quelle strombazzate dal neo-veltronismo insulare. Ci sono partite ben più grandi in atto, ad esempio quella dei collegamenti marittimi (ed aerei); preoccupano non poco le manovre di un "amico di D'Alema" come Vincenzo Onorato e non sono le strambate di Mascalzone Latino, quanto la stramberia di una cordata armatoriale privata (con Onorato dentro?) che dovrebbe acquisire Tirrenia e quindi Toremar (con la benedizione del PD) per fare (immaginiamo quanta) concorrenza alla Moby del medesimo Onorato. "Ci sono i problemi dei giovani elbani ad esempio che non si risolvono col puro "giovanilismo di facciata" e sono problemi occupazionali e sottoccupazionali, sono problemi di pari opportunità formativa, culturale ed anche ricreativa, ed altro ancora, ci sarebbe voluta una campagna elettorale normale un avvicinamento naturale alla scadenza per affrontare compiutamente i problemi, non questo referendum pro o contro i supposti, soprattutto sedicenti, "partiti maggiori"". Comunque vada per il responsabile della Sinistra Arcobaleno vede rosa anzi vede iride per il futuro. "Credo comunque che questo simbolo sia destinato a restare come emblema di una "speranza vivace colorata e composita", come rappresentazione della fonte di una nuova energetica spinta verso il cambiamento. Il giorno dopo le elezioni per noi ci sarà da lavorare, esattamente come il giorno prima"


adriani stretta corta

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