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La vicenda d'un cittadino urbanisticamente "becco e mazziato"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 21 marzo 2008

Caro Sergio, il mio nome è Giovanni Adriani, sono un tuo assiduo lettore e apprezzo molto il modo in cui fai informazione, con trasparenza, scindendo la notizia dall’opinione e non nascondendo mai da quale pulpito proviene la predica. Ti chiedo gentilmente di poter utilizzare le tue pagine per fare qualche domanda al Sindaco e all’amministrazione di Portoferraio riguardo ad una lettera inviata nei primi giorni di Marzo 2008 a mio padre Gino Adriani, deceduto il 10 Novembre 2007, con la quale si riconosceva la “natura di area fabbricabile” ad un terreno per cui per anni e amministrazioni comunali ne era stata fatta richiesta, facendo riferimento al Regolamento Urbanistico pubblicato sul BURT del 28/02/2007 e che considerando i tempi dell’amministrazione pubblica ha fatto anche presto, un annetto appena per comunicarlo. Detto questo non ci sarebbe neanche andata troppo male, anche se la notizia avrebbe sicuramente fatto piacere a mio padre visto che ci teneva molto a fare una casa su quel terreno, ma ciò è ben diverso da quello che si potrebbe capire a primo “acchito”. Dovrei essere comunque contento di poter costruire dopo tanto sperare e brigare con carte e geometri, ma la cruda realtà è un’altra. Il terreno in questione teoricamente è si edificabile, ma in pratica è stato esaurito il metraggio a disposizione per la zona in cui doveva sorgere, quindi non lo è, ma inoltre mi è stato comunicato verbalmente che comunque devono essere pagate le tasse degli appezzamenti presi in considerazione come costruibili anche se non lo sono, cioè “becco e mazziato”. A prescindere dal diritto di costruire dei cittadini, che spero siano tutti uguali di fronte alle regole e leggi che hanno dato luogo alla scelta di chi poteva farlo e chi no, pongo le seguenti domande: A) Crede che sia regolare ed etico imporre il pagamento di qualsiasi cosa che non si fornisce? B) Le sembra giusto che siano sempre i cittadini a doversi togliere da simili situazioni che sfociano nel grottesco, nella farsa pirandelliana, dove è il beffato a doversi discolpare e provvedere a mettere le cose a posto ricorrendo a geometri e ad altri professionisti? C) Non crede che il sindaco dovrebbe essere garante e responsabile delle azioni che l’amministrazione comunale esercita, senza vessare con tasse ingiuste e adempimenti a carico della popolazione, come se fosse lo “Sceriffo di Notthingam”, spremendo denaro da versare nelle casse comunali e da spendere in opere non sempre condivisibili e non l’espressione della volontà comune dei cittadini? Essendo a conoscenza che altri cittadini si trovino in circostanze simili, li invito a riunirsi e confrontarsi su queste vicende che leggo come un ulteriore abuso dell’amministrazione pubblica. Sperando che qualche mattina, quando il sindaco di Portoferraio al bar chiederà cappuccino e brioches gli venga detto: "Le brioches sono finite ma la deve pagare ugualmente perché ormai l’ha chiesta!" Giovanni Adriani Caro Giovanni Ringrazio per gli apprezzamenti e non esprimo parere nel merito della questione proposta perché non ho elementi di conoscenza sufficienti. Certo però, almeno a naso, non mi pare che tu sia stato "baciato dalla fortuna". La similitudine della brioche mi pare comunque veramente degna di nota.


regolamento urbanistico 10 9 05

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