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Mediterraneo di Salvatores alla rassegna di cinema sulle isole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 marzo 2008

Prosegue la rassegna di cinema d’autore, organizzata dal Comune di Portoferraio, dalla Fondazione Exodus, dal Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale, dai Cinema”Cosmopolis” e “Metropolis”. Prossimo appuntamento giovedì 20 marzo alle ore 21.00, con il film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores, presso l’Auditorium del Centro culturale De Laugier. Un’articolazione di sfumature variegate, tra due poli opposti. Da un lato, la vita insulare, lo sguardo che l’uomo getta verso l’orizzonte si fa modello esemplare della spinta verso l’oltre e l’altrove, simbolo della continua attività umana di ricerca di un mondo altro, arcadico, emblema dell’incessante passione verso la conoscenza e l’esperienza del nuovo e del diverso. Qui l’isola è il territorio prediletto di questo tentativo, di questo sguardo fantasticante e di speranza, ma, nello stesso tempo, diviene anche la terra della delusione, lo spazio che, appunto lontano dal mondo e isolato, ingrandisce l’impossibilità dell’uomo, un’impossibilità quasi ontologica, di appagare la sete di sapere, di trovare stabilità e pacificazione esistenziale. Dall’altro lato, il punto cardinale di arrivo di alcuni film più recenti, ci consegna una rappresentazione della vita insulare esattamente opposta e contrastante. L’isola diviene addirittura un punto ed un luogo di arrivo diviene esattamente la meta che l’uomo ha sognato da altri luoghi ed orizzonti, che ha immaginato e sperato. Un’isola alla Rousseau, un mondo mitico dove scoprire e mantenere una certo equilibrio, una certa stabilità, dove poter “essere felici”. Mediterraneo di Salvatores, un film generazionale (come è stato definito), si inserisce a pieno titolo dentro questa riflessione, anzi ne rappresenta il punto estremo: l’isola greca, i personaggi maschili che la scoprono e poi la abitano, uomini adulti che scelgono di trascorrere il resto della propria vita in quel mondo fiabesco in bianco e azzurro, incarna il sentire, appunto, di intere generazioni contemporanee, il loro bisogno di fuggire dalla ost-modernità del capitalismo avanzato e approdare lontano, riappacificarsi con se stessi e con gli uomini, sperimentare una nuova relazione armonica con la natura, elaborare nuovi valori e stili di vita. Ed il loro immaginario è collocato nelle terre al di là dal mare, oltre l’orizzonte, nelle piccole realtà insulari che ricordano piccole nicchie i paradiso terrestre. Film a colori, Italia 1990, durata 95’ Cast: Claudio Bigagli, Diego Abatantuono, Giuseppe Cederna, Ugo Conti, Gigio Alberti, Vanna Barba, Claudio Bisio, Antonio Catania


isola greca mediterraneo

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