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A Sciambere dei Campi Elisi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 18 marzo 2008

Non avevamo le idee molto chiare sull’argomento da sviluppare nella riflessione che quotidianamente occupa questa frazione di Elbareport, in un primo momento pensavamo di partire dal bolleggiume della destra campese per un ragionamento sulle contraddizioni della politica insulare, poi abbiamo pensato di chiosare i nostri “compagni relativi” del PD piaggese, dicendo a Dario che era giusto parlare di programmi ma che non vedevamo cosa ci fosse da inorgoglirsi dopo averne servito una tranche fine come una fetta di mortadella, e a Lorenzo che se interpretava l’ambientalismo del fare come licenza di fare megadeiezioni cementizie modello quell’ecomostro dal nome tautologico e un po’ tonto, del titolo di ambientalista si poteva fregiare chiunque.. perfino Attila (quello non campese) ma poi … Ma poi “tel chi!” non ti rispunta dalle nebbie padane il nostro vecchio immarcescibile Superman della Bovisa, ex nunzio del verbo berlusconiano in terra elbana, le spalle coperte da una svolazzante mantellina nuova di trinca e logo tricolore con su scritto: “Civiltà Italiana” (di cui apprendiamo il nostro essere “Responsabile Nazionale”), che spara un terrificante incipit ? Eccovelo: “Civilta' Italiana ha contribuito al programma del PDL fornendo nei mesi scorsi al Presidente Berlusconi, all'On Tremonti, ed al coordinatore del veneto Sen. Ghedini i riferimenti alle radici della millenaria civilta' italiana, a fondamento dell'Europa cristiana e dell'intero Occidente che sole possono rigenerare il nostro Paese “ “E hai detto steccolo!” oppure “mecojoni!” Ci è venuta in mente un immagine anzi una scena: i Campi Elisi, dove tutti insieme quietamente parlando si stanno gli spiriti della millenaria civiltà italiana: dai poeti latini a Dante, un Sant’Agostino di qua un Galileo di là, un Francesco d’Assisi che tira le orecchie a Fra’ Dolcino una Caterina da Siena che tiene viva l’attenzione di Seneca, del Poliziano e di Giuseppe Verdi quand’ecco che quel rompipalle di Camillo Benso conte di Cavour dice: “Ragazzi sono un po’ preoccupato .. mi pare che gli italiani stiano perdendo i riferimenti alle radici della millenaria civilà italiana …” “Ma c’è qualcuno che se ne sta occupando – chiede il Petrarca - sulla terra di questa emergenza dello spirito?” “Come no - interloquisce il Manzoni che stava appartato a parlare con nonno Cesare Beccaria - c’è il Martinenghi ! – e scorgendo un po’ di smarrimento aggiunge – garantisco io l’è lumbard!” “Bene, commenta Federico II° , allora l’Italia e l’Europa sono in buone mani!” Pico annuisce, pure Gramsci assente, Lorenzo de Medici fa un muto segno di O.K. L'armonia si ricompone.


campi elisi

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