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Anche "Civiltà Italiana" nel programma di Berlusconi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 18 marzo 2008

Civilta' Italiana ha contribuito al programma del PDL fornendo nei mesi scorsi al Presidente Berlusconi, all'On Tremonti, ed al coordinatore del veneto Sen. Ghedini i riferimenti alle radici della millenaria civilta' italiana, a fondamento dell'Europa cristiana e dell'intero Occidente che sole possono rigenerare il nostro Paese. La conferma viene da "Il Giornale" del 29 febbraio 2008 che in terza pagina cita i contenuti del primo paragrafo dell’introduzione al programma presentato dal Presidente Berlusconi: "Noi,....orgogliosi di appartenere ad una civilta' millenaria che ha dato all’umanità conquiste tra le più importanti.... le radici giudaico-cristiane dell’Europa…."; le stesse parole dell'editoriale del 28 settembre 2007 e della brochure sul sito www.civiltaitaliana.it che richiamano anche la necessità di meritocrazia e dei valori della nostra tradizione - Famiglia, Solidarieta', Equita' Sociale, Giustizia, Autonomie Locali – per selezionare una nuova classe dirigente sul territorio. Abbiamo ringraziato il Presidente Berlusconi per l’attenzione, però consapevoli dei rischi conseguenti il sacrificio dei candidati del territorio per effetto di questa legge elettorale: è avvenuto all'Elba e sulla costa livornese come in Veneto, dove "Progetto Nord-Est” del nostro iscritto e fondatore di "Civilta' Veneta" Thomas Panto si è astenuto. Giova qui ricordare che alle politiche 2006 "Progetto Nord Est" sottrasse 92.000 voti alla CDL che perse per soli 24.000 voti. Se infatti oggi i sondaggi indicano una assai probabile vittoria PDL alla Camera, al Senato,espresso dal territorio, l’eventualità di un sostanziale pareggio che porterebbe a nuove elezioni è considerata da molti (anche da “Panorama”in edicola); c’è l’UDC di Casini che ha ritrovato visibilita' puntando sui valori della nostra tradizione; il PD di Veltroni in rimonta nella vasta provincia italiana; La Destra di Storace e Santanche' che sottrae consensi ad AN e dunque al PDL; l’astensionismo fomentato da Beppe Grillo che i sondaggi indicano nel 25% degli elettori: 1 su 4. Non e' perciò un caso che sia Berlusconi che Veltroni –quest’ultimo anche stamane – siano tornati sulla necessità di una nuova legge elettorale con voto di preferenza. Per l’editorialista del Corriere della Sera Pierluigi Battista la mancanza di voto di preferenza è incostituzionale perché espropria il cittadino del diritto di scegliere il proprio candidato sul territorio: il sale della democrazia. Tantopiù, aggiungiamo noi, in un Paese in cui il 72% degli 8.101 Comuni ha meno di 5.000 abitanti: come tutti i comuni elbani, a parte Portoferraio. A quando una “Civilta' Elbana” per selezionare una nuova classe dirigente capace di dare l’esempio? Il responsabile nazionale


Civiltà Italiana

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