LEGAMBIENTE invita tutti i comuni elbani ad aderire al Bando Fonti Rinnovabili, Risparmio Energetico e Mobilità Sostenibile del emanato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del per il quale sono stati stanziati 3.488.636,26 euro di cui 2.216.912,80 euro per il settore fonti rinnovabili e risparmio energetico e 1.271.723,46 euro per il settore della mobilità sostenibile, provenienti dai residui del precendente Bando Fonti Rinnovabili e Mobilità Sostenibile nelle Isole Minori. Potranno presentare domanda di cofinanziamento i Comuni delle Isole Minori sedi di aree marine protette già istituite o in corso di istituzione. nonché i Comuni delle Isole Minori interessate da Parchi con perimetrazioni a mare così come individuati dall'Associazione Nazionale Comuni Isole Minori. I progetti verranno cofinanziati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare fino ad una quota massima dell'80% del costo di investimento ammissibile. «Per le energie rinnovabili e il risparmio energetico – spiega Umberto Mazzantini, responsabile nazionale per le Isole Minori di Legambiente – sono ammessi al cofinanziamento i collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, per il riscaldamento dell'acqua delle piscine e per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti; interventi di bieoedilizia su strutture pubbliche con risparmio energetico; impianti per la produzione di energia e calore fotovoltaici, eolici, anche off shore, da biomasse e geotermici; impiego di tecnologie innovative, come le celle a combustibile o il solare termodinamico, e distribuzione di energia e calore anche in cogenerazione; dissalazione con l'utilizzo di energie rinnovabili e tecnologie innovative. Per la mobilità sostenibile possono essere cofinanziati i veicoli elettrici, ibridi, a Gpl e metano e le colonnine di ricarica dei mezzi elettrici alimentate con fonti rinnovabili; l'immissione nella rete di consumo di biocarburanti; la realizzazione di servizi flessibili di trasporto collettivo come il car sharing, il taxi collettivo, l'utilizzo plurimo di veicoli di proprietà pubblica, il noleggio di veicoli elettrici a minimo impatto ambientale; l'acquisto di strumenti per realizzare centri per la manutenzione di veicoli a trazione alternativa». Il Bando contiene le modalità ed i relativi termini per la presentazione delle istanze (ivi compresa la tempistica), i criteri per la selezione dei progetti ammissibili al finanziamento, i limiti di cofinanziamento, la documentazione da produrre, le indicazioni utili per la concessione dei contributi, nonché le risorse disponibili. «Sono favoriti i progetti integrati che puntano all'autosufficienza energetica delle isole – spiega Mazzantini – le soluzioni innovative e l'integrazione degli impianti nel paesaggio; la realizzazione di impianti presso edifici pubblici o insediamenti turistici e commerciali; interventi che associno il risparmio energetico al recupero ambientale del patrimonio edilizio esistente e quelli che riguardino la revisione del sistema energetico dell'isola. L'Elba ha già a disposizione un quadro energetico e le proposte contenute nel lavoro di Agenda 21 pubblicato dalla Comunità Montana dell'Arcipelago e invitiamo i comuni a presentare progetti integrati a livello elbano, a non parcellizzare le eventuali richieste in microprogetti, a guardare a questa possibilità di innovazione (anche di immagine) per l'Elba in maniera unitaria e finalmente complessiva». Per Legambiente si tratta di una buona occasione per l'Elba e per le altre isole minori, visto che, con l'emendamento presentato dall'ex Direttore di Legambiente Francesco Ferrante ed al buon lavoro svolto in precedenza dalla presidente dell'Ancim Catalina Schezzini, il bando si aggiunge ai più corposi finanziamenti contenuti nella Legge Finanziaria (Articolo 28 - Sviluppo della montagna e delle isole minori) che istituisce, ad iniziare da quest'anno il Fondo di sviluppo delle isole minori, con una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro, destinato ad interventi specifici per energia, trasporti e concorrenza, per migliorare le condizioni e la qualità della vita nelle isole. Anche la Finanziaria assegna la priorità a progetti realizzati nelle aree protette e nella rete "Natura 2000", «improntati alla sostenibilità ambientale, con particolare riferimento all'utilizzo delle energie rinnovabili, al risparmio e all'efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti, alla gestione delle acque, alla mobilità e alla nautica da diporto ecosostenibili, al recupero e al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, al contingentamento dei flussi turistici, alla destagionalizzazione, alla protezione degli habitat prioritari e delle specie protette, alla valorizzazione dei prodotti tipici, alla certificazione ambientale dei servizi, oltre a misure dirette a favorire le imprese insulari in modo che le stesse possano essere ugualmente competitive».
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