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A sciambere: La grigliata

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 novembre 2002

Il Governo stringe la cinghia ed i cordoni della borsa (in effetti la cinghia la stringe il Popolo) e taglia i finanziamenti alle Regioni, alle Province ed ai Comuni. Taglia anche a destra e manca, ma questo per ora non ci interessa. Parliamo invece delle regioni, Province e Comuni. Conosco due splendide persone all’ Elba che sono dipendenti l’uno della Provincia e l’altro non so esattamente di quale Ente, ma ha la qualifica di operaio forestale . Il primo fa onestamente il suo lavoro e splendidamente il giornalista rompicoglioni. Bravo. Il secondo fa onestamente il suo lavoro di operario forestale e splendidamente si occupa di Legaambiente, nella quale organizzazione ricopre incarichi di grande spessore e responsabilità. Queste due persone, che ammiro molto, hanno una costante che li lega : la dignità e la signorilità con le quali portano avanti la loro vita. Senza mai nulla chiedere od accettare, sempre disponibili per il bene collettivo. Vivono onestamente con il loro stipendio, purtroppo per loro molto contenuto. (ne so qualche cosa, mio Padre era un impiegato statale) Esistono invece altre persone che hanno fatto della politica un mestiere e che, trombati o meno nelle varie elezioni, scaldano sedie inopportunamente loro affidate. Che male c’e’ a scaldare una sedia anche se con le parti meno nobili del corpo ? Non ci sarebbe alcun male se questi termofori umani svolgessero la loro impegnativa attività di stare seduti sulla poltrona, a volte facendo anche danni enormi, gratuitamente o per gentile concessione. Un cazzo ! So di un Presidente del Cigri, per non fare nomi, che accetta volentieri uno stipendio di 400 vecchi milioni all’anno (non ne sono sicuro perché, ad una mia domanda precisa ed inopportuna, nessuno ha mai risposto) di Presidenti del nulla che viaggiano sui 300 milioni anno, di segretari generali che si accontentano di 250 milioni annui. E non dimentichiamo che, oltre al non guadagnato stipendio, ci sono i contributi, le ferie, i riposi, ed infine la santa liquidazione (qualche miliardo, il più delle volte) e la santa pensione, correlata, ça va sans dire, all’ultimo stipendio. Ma sicuramente si tratta di persone plurilaureate, che conoscono tutto lo scibile umano, le lingue morte e quelle vive, dialetti e costumi del mondo intero. Sicuramente sarebbero anche in grado di operare a cuore aperto ed a portafoglio chiuso. Nulla di tutto questo: un Presidente, famoso per la qualita’ dell’acqua che elargisce ai suoi concittadini, non ha neppure concluso il ciclo dello studio obbligatorio e tanti altri lo hanno appena appena superato. Ed allora, mi domando e Ti domando, carissimo Sergio : non sarebbe ora di ridimensionare queste beneficenze che vengono pagate da tutta la collettività?? Nel costo dell’acqua o della raccolta delle immondizie vi sono anche gli stipendi dei rispettivi Presidenti, oh no ?! E’ un discorso molto populista che farà storcere il naso a qualche presidente o segretario generale o a qualche infiltrato nel parassitario avanzato, ma del parassitario di alto bordo, ça rivà sans dire. Anche in Argentina davano stipendi sostanziosi ad un quarto della popolazione per lavori inesistenti. Si e’ visto dove sono andati a finire. Un Tuo commento, grazie. Bruno Paternò Caro Bruno intercontinentale, e pure interemisferico visto che sei approdato in Argentina, non mi pare che tu non abbia messo un branco di carne al foco, bensì due branchi, roba che per cuocerla tutta ci vorrebbe la griglia di Bob, che confondendo il termine “resede” con “barbecue” disse: “Questa villa fori c’ha tutto un barbecue di 600 metri quadri” Eespressione che fu commentata dall’interlocutore: “Oh quanto spendeno di carbonella? ci fanno le balene alla griglia?” A proposito di cetacei, non sarà che dopo che hai infiocinato le balenottere sei preso da deliri d’onnipotenza e vuoi incicciare tutto l’incicciabile e tutto insieme? Un commento? Con tutta sta roba? O quante ore mi dai per rispondere? QuindinNon ho moltissimo da aggiungere, dopo un sentito ringraziamento da parte dei figli di Tardò (cavatore) e Veleno (pescatore) per i quali hai avuto espressioni anche troppo lusinghiere. Tutto quello che mi viene in mente sono tre modi di dire locali: A) Ci so’ più giorni che salsicce B) Un po’ core il cane, un po’ core la lepre C) Gira gira pe’ la camera tanto a letto devi veni' (nella versione di Taboga: Tutti i nodi vanno al mulino)