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Legambiente: la Regione fermi la malaurbanistica elbana

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 13 marzo 2008

Edilizia, Peep ed abusi all'Elba: Comuni, Provincia e Regione fermino la degenerazione. La denuncia di Legambiente sull'uso improprio dei Peep all'Elba, le indagini giornalistiche che riempiono le cronache in questi giorni e i dati dell'Agenzia del territorio che dicono che sull'isola ci sono almeno 747 immobili non accatastati, individuati con foto aeree, che non hanno mai pagato Ici, Irpef e tutti gli oneri sugli immobili (616 nella sola Capoliveri e 131 a Marciana Marina, il più piccolo comune toscano per estensione territoriale), dimostrano che nella nostra isola è più che mai aperta una questione urbanistica, o meglio di mala-urbanistica fatta di furbizie e di furbetti che si ripercuote pesantemente nelle tasche dei contribuenti corretti e sulla qualità dei servizi. La difficoltà ad arrivare ad un piano strutturale unico (dal quale si sono sfilati tre comuni su 8), due Comuni, Campo nell'Elba e Capoliveri che non hanno approvato il Piano Strutturale, ma dove si continua a costruire senza sosta pur in regime di salvaguardia, vincoli e direttive europee ignorati, danno l'immagine di un'isola dove l'interesse pubblico, e il territorio che lo rappresenta pienamente, vengono piegati, fino a sollecitare il soddisfacimento di bisogni esterni ed artificiosi che niente hanno a che vedere con le esigenze locali, come plasticamente dimostrano le vicenda del Peep di Campo e di Lacona al vaglio della Magistratura. Bisogni e richieste che non sono ormai più la prima casa, comoda trincea dietro la quale molti sindaci hanno nascosto le 20 mila seconde case elbane, ma il soddisfacimento del "bisogno" della casa per vacanze, magari messa sul mercato degli affitti estivi. Una dimenticata indagine della passata legislatura Consiglio regionale Toscano evidenziava come all'Elba vi fossero più concessioni in sanatoria che "normali", da allora poco o nulla è cambiato, l'Elba ha forse bisogno che Comuni, provincia e Regione tornino a discutere di come fermare la degenerazione da rendita parassitaria degli strumenti urbanistici e a controllare e sanzionare un abusivismo edilizio e fiscale che non avrebbe certo bisogno di foto aeree per essere scoperto.


valdana abuso cantiere sequestro

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