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Controcopertina - PNAT: Replica al WWF sulla strada di Capraia

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 02 luglio 2003

In riferimento a quanto apparso negli ultimi giorni sulla stampa locale a proposito della presunta disattenzione del Parco nei riguardi di quanto starebbe avvenendo a Capraia il Loc. La Piana, preme sottolineare come quanto denunciato dal WWF-sezione arcipelago toscano non corrisponda alla verità dei fatti. Il “sentiero per escursionisti” oggetto della polemica è in realtà la “strada vicinale del Semaforo”, costruita nei primi anni del novecento, ad uso della postazione di guardia della Marina Militare. Gli interventi deliberati dal Parco intendono restituire a questa importante via - l’unica strada di accesso all’interno dell’isola - funzionalità e decoro, tramite un intervento di recupero conservativo. Non si tratta, pertanto, di un sentiero trasformato in strada carrabile, ed a questo proposito aggiungiamo che questo Ente ha chiesto ed ottenuto dall’Ente proprietario, il Comune di Capraia, di emettere ordinanza di divieto d’accesso. Quindi la “strada vicinale del Semaforo” tornerà ad essere la strada che era, peraltro con maggiori garanzie di conservazione. A proposito del “pressappochismo e superficialità” con i quali sarebbe stato attuato l’intervento in questione, riteniamo piuttosto di aver operato nel più ampio rispetto dell’originario stato dei luoghi. Purtroppo l’attenzione per la zona è venuta meno molto tempo prima del nostro intervento, quando, dopo la chiusura della Colonia Penale, la via, fino ad allora “curata” dai reclusi, fu abbandonata e tale prolungato disinteresse provocò ingenti fenomeni di erosione e dissesto ad opera delle acque non più canalizzate. L’uso di materiale di “recupero”, peraltro utilizzato solo per la fondazione stradale, oltre ad essere l’unico reperibile sul territorio (a meno di non riaprire la vecchia cava di pietra del carcere) è un esempio di come certi materiali possano essere riciclati. Infatti, il WWF deve sapere - per completezza di informazioni - che per quei materiali definiti “immondizia” esiste un piano di caratterizzazione approvato da tutti gli organi competenti (Provincia, Comune, ARPAT); si tratta di materiali inerti ritenuti idonei per l’impiego di cui stiamo trattando. Inoltre, sulla “Strada vicinale del Semaforo” non ci sarà nessun transito di mezzi pesanti, almeno non con l’approvazione di questo Ente, che, nel caso, non mancherà di far valere la vigente normativa. Il “Desco dei Morti” non è stato interessato dai lavori, pare pertanto improbabile che sia stato disastrato; il cemento è stato impastato in betoniera (nemmeno a terra) e sulla strada; è vero, tuttavia, che su una piccola parte del sito è stato appoggiato un modestissimo cumulo di sabbia. Dispiace rilevare tanta prontezza a pronunciarsi nel merito, senza attendere il risultato finale di interventi che mirano al recupero ed alla valorizzazione del nostro territorio, e che, come nel caso specifico, sono affidati a personale di fiducia dell’Ente - sia per quanto riguarda la direzione che l’esecuzione dei lavori - personale educato al rispetto per l’ambiente.


capraia mappa

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