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A Sciambere istituzionale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 07 marzo 2008

Caro Sergio, mi fa meraviglia che uno come te sia così assente sul tema della riorganizzazione istituzionale dell'isola. Che sia la vecchiaia? Una volta non ti saresti fatto sfuggire l'occasione per dire la tua. Ti ricordi le nostre battaglie, anche interne, degli anni "80? E quelle del decennio successivo? Che dire poi del 2003-04? Ciao, Lorenzo Può darsi che sia la vecchiaia (non c'è nulla di male ad essere un po' rincoglioniti alla nostra età, capita) anche se nel caso di specie la colpa è del volume di lavoro che devo smaltire e su più fronti e che non mi consente spesso di scrivere quello che penso perchè (come ieri e stamani) ho una vagonata di pensieri degli altri da impaginare e pubblicare Rispondo comunque in breve, mi è agevole anche perché sul versante della riorganizzazione istituzionale non mi sono mosso di un capello da quanto dissi (quando eravamo entrambi assai comunisti) 31 anni fa nel corso di un'assise di zona (conferenza organizzativa o congresso) che secondo me all'Elba si doveva fare un solo comune, fui ovviamente massacrato in particolare da alcuni tuoi compaesani, e ancor di più da altri riesi più collinari; non mi ricordo cosa dicesti nell'occasione ma so che solo uno dei presenti affermò che avevo ragione: Peppe Battaglini che si prese la sua dose di prese di culo ed improperi. Particolare curioso: quando qualche anno dopo ricordai a Danilo la circostanza, se la cavò citando Togliatti, ricordando appunto che il Migliore una volta che Giorgio Amendola gli contestava di essere arrivato ad una convinzione assai prima di lui gli rispose "E sbagliavi, perché chi è in anticipo sui tempi del Partito sbaglia come chi è in ritardo" Ribadendo il concetto credo che l'Isola produca più punti decisionali che teste in grado di decidere. Ma poiché senza una decisione autoritariamente calata dall'alto anzi dal continente, ci vorranno anni, secoli e pisellini verdi per invertire lo sciagurato processo dell'Italia umbertina che ci ha condotto tra i fili spinati di questo "campo di decentramento", occorre che ci sia un punto istituziionale in cui si armonizzino le politiche comprensoriali a partire dall'urbanistica. Si può chiamare Comunità Montana, Marittima, Isulare, Subacquea (chiamiamola Peppe o Caterina) l'importante è che abbia strumenti politici e finanziari che abbia competenze e mi scapperebbe da dire pure strumenti coercitivi, perché aspettarsi che i diversi capocondomini,che qui chiamiamo pomposamente sindaci (e per disgrazia purtroppo dispongono di un potere notevolissimo) mettano sempre e comque giudizio da soli, ragionino oltre il campanile, è una piissima illusione. Punto. Ora scusami ma devo lasciarti, il giornale è in ritardo di tre ore e devo dedicare pure del tempo a convincere qualcuno a non votare come indichi tu, non me ne volere


Elba Mappa 350

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