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A Sciambere della lupareccia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 06 marzo 2008

C'è proprio da dire che Ballarò si sta rimettendo alla via, la redazione del dopo aver puntato su trasmissioni in cui la facevano da padroni gli amici dei finti nemici Gianni Silvio Berlusconi e Pinotto Uoltar Ueltroni, l'altra sera non solo ha invitato a fare il suo lavoro un rappresentante della Sinistra come Diliberto, ma ha pure invitato un signore veneto grassottello e ridanciano (che ci ha vagamente ricordato De Michelis) che abbiamo scoperto essere nientemeno che l'ex-Presidente di Federmeccanica, e già teorete di quella battaglia di altissimo profilo civico che doveva essere la rivolta fiscale, Massimo Calearo. Un fiore all'occhiello dell'astuto Uoltar che per "sfondare al centro" ha ben pensato di "sparare" candidature nell'orto del socio Silvio e pure più a destra, e non essendo disponibile Teodoro Er Pecora (per fedeltà a Storace) né Goebbels (per transito a miglior vita) si é accontentato di un cotale torzolo e di altri consimili. Da incorreggibili partigianissimi sostenitori della Sinistra, però appena abbiamo sentito le prime frase dal nostro pronunciate, abbiamo incominciato a fregarci le mani e a fare un tifo sfegatato; fossimo stati tra il pubblico avremmo urlato: "Vai così che sei forte!". Ci eravamo resi conto infatti che ogni concetto che costui esternava la Sinistra recuperava qualche voto, fino all'incredibile atto di omaggio e devozione a Clemente Avvisato Mastella, che, a parere di questa nuova luce del firmamento ueltroniano, aveva il merito di aver fatto cadere il governo Prodi(!). Narrano le cronache che in bassa Toscana. nelle terre senesi presso Sinalunga, nella stessa nottata si sono sentiti degli insistiti ululati, e tra gli allevatori locali si è nutrita la preoccupazione che un branco di lupi fosse sceso dai contrafforti appenninici, per poi chiarire che la fonte di quegli agghiaccianti versi era Rosy Bindi, imbestialita dalle bestialità caleariche; e il padre di tutti i maanchisti appena fattosi giorno doveva fare i conti con un ancor più incazzato Parisi che minacciava il ritiro della sua candidatura, e mentre era già angustiato dallo sciopero della sete proclamatogli contro da Pannella per una questioncella di poltrone, il uoltar doveva correre ai ripari forzando all'abiura il baiardo-veneto, così che i giornali di questo parlavano, e quello che doveva essere il botto della giornata, l'annuncio della definizione delle liste non faceva più rumore di una scorreggetta nei confronti dell'esplodere delle contraddizioni in un partito creato in alternativa ad una coalizione di governo giudicata (arbitrariamente) troppo contraddittoria. E siamo all'alba della campagna elettorale .. dagli buio! (come si dice da queste parti). La realtà è che si sta chiarendo che la Sinistra sta marciando spedita ed unita, e che il forzato cacciucco centrista non si amalgama poi tanto. E prevediamo altre luparecce


Lupo

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