Su un versante di questa compagna elettorale si resta ad oscillare tra il buzzanchiano “mi vien che ridere” e il “non ci resta che piangere” del duo Benigni-Troisi: la battaglia del sondaggio. Visto che i due programmi sono così poco diversi che i due compari si accusano a vicenda di plagio su cosa si misurano il Gianni ed il Pinotto della politica italiana (a pensarci l’aria a Pinotto c’e l’ha più veltroni che il nano con la faccia d’aereoplano) ? Sui sondaggi|! Da un palco d’Italia all’altro si sente uno che bercia: “io ce l’ho più grosso (il risultato) “ e l’altro ribatte: “Ma il mio va più in profondità”, oppure: “noi siamo in rimonta ..” e l’altro “Io so’ cavaliere e ho sempre montato …” e ti fanno venire la paura che uno dei due dopo aver detto: “Il mio parito lava più al centro!” si presenti a casa tua come i venditori di Folletto per una dimostrazione. Noi rimaniamo incrollabilmente fermi nello scetticismo sulla attendibilità delle previsioni, da quelle meteo a quelle di voto, e sicuri nella stessa maniera che la più azzeccata delle previsioni pronunziata fu, nella storia dell’uomo, quella che vide impegnato come aruspice Beppe Frangioni detto Buzze, allenatore di calcio che disse ai suoi calciatori: “ragazzi .. qui o si vince, o si perde, ma si potrebbe anco pareggia’"
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