Non voglio entrare nel merito o nel demerito di ciò che ha causato il grave danno alla motonave Bellini sabato scorso e all'inevitabilità del guasto tecnico, oggetto di indagine della Capitaneria (esisterà un Piano manutentivo dei traghetti? quanto tempo fa è stata fatta la manutenzione? Saranno sicuri i traghetti su cui viaggiamo??), mi limito solo a registrare i fatti. Domenica sono arrivata sul porto di Portoferraio alle 16.20 per imbarcarmi come passeggero sulla corsa delle 17.00. Nessun cartello leggibile di ritardi o soppressioni alle Agenzie, nulla esternamente alla biglietteria Toremar, anzi devo sottolineare che una volta c'era un magnifico cartello luminoso per chi arrivava sul porto che indicava il molo di partenza della nave, ora è sparito (ci fosse stato, almeno si poteva leggere se la corsa delle 17.00 c'era o no). Tutto sembrava normale. Alcune macchine erano addirittura in attesa di imbarco sul molo, senza che nessuno avesse pensato di dar loro un minimo avviso (eppure le Autorità portuali sono assai solerti nello scacciari dai moli quando arrivi in auto per accompagnare sotto il traghetto qualche passeggero anziano o con bagaglio molto pesante!). Mi sono messa quindi in attesa anch'io, finché alle 16.45 si è capito che qualcosa non andava, ormai la nave della Moby era già partita e solo a quel punto è comparso un foglietto appeso di lato alla porta della bilgietteria Toremar (non quella che dà sulla strada, ma l'altra), che diceva che la corsa delle 17.00 era posticipata alle 17.45, guarda caso, con arrivo a Piombino solo 5 minuti dopo la partenza del treno per Pisa - Firenze che la domenica è stracolmo di ragazzi e pendolari che rientrano ai luoghi di studio o lavoro. In realtà, il traghetto annunciato in partenza alle 17.45, è giunto a Portoferraio alle 17.35, trattandosi della corsa che da Piombino partiva alle 16.30. Ne sono scese 3 persone e 2 macchine. Il disormeggio è avvenuto soltanto alle 17.55 e l'attracco a Piombino è avvenuto alle 19.00. Sorvolo poi sul fatto che a Piombino ci fosse solo un autobus dell'ATM in attesa, partito ovviamente stracarico, (nessuno ha pensato che era opportuno far intervenire un secondo autobus), ma mi chiedo se davvero non si poteva gestire diversamente l'emergenza, visto che i collegamenti Piombino-Porto Azzurro erano stati soppressi (quindi non c'erano traghetti impegnati su questa linea) e che per agevolare i passeggeri si sarebbe potuto utilmente impiegare l'aliscafo in qualche corsa straordinaria. Invece si è preferito sopprimere due corse fondamentali per i collegamenti con la terra ferma (quella delle 14.00 e delle 17.00), specie di domenica ed effettuare qualche inutile corsa da Piombino. Sono delusa nel constatare quanto troppo stesso incapacità ed inettitudine condizionino la vita della nostra comunità e di noi pendolari che non viaggiamo né per masochismo, né perché ce lo ha consigliato il medico e che avremmo diritto almeno ad una tempestiva e precisa informazione, almeno per organizzarci al meglio.
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