Non poteva mancare il richiamo alla grave situazione dell’immondizia in Campania, ma anche ad altre critiche circostanze a livello planetario, come la presenza di circa 100 milioni di tonnellate di rifiuti rilevate nelle acque dell’Oceano Pacifico, nella relazione tenuta Giovedì 28 Febbraio dal Presidente dell’ESA S.p.A. Giovanni Frangioni in una conferenza-dibattito organizzata dal Lions Club Isola d’Elba che aveva come argomento il sistema del ciclo rifiuti all’Elba. Dopo una breve introduzione di Paolo Cortini, Presidente del sodalizio elbano, Frangioni ha proseguito esaminando da prima l’aspetto normativo e legislativo in ambito locale, regionale, nazionale ed europeo del problema, soffermandosi quindi su l’analisi statistica dei dati, dai quali fra l’altro emerge che la produzione annua di rifiuti sulla nostra isola è di ben 30.000 tonnellate, metà delle quali attribuibile all’attività turistica con picchi di concentrazione in alta stagione del quadruplo di quello invernale, che vengono scomposte tramite appositi trattamenti in CDR (combustibile derivato da rifiuti), compost, scarti di processo, perdite, raccolta differenziata. Al termine del processo il prodotto risultante viene inviato in parte, al ritmo di 50-60 tonnellate al giorno con punte di 200 in agosto, tramite autotreni al termovalorizzatore di Rosignano, e parte alla discarica di Literno. La situazione rilevata da Daneco, precedente gestore, ha fatto notare il relatore, era a dir poco disastrosa. Abbiamo vissuto un periodo, necessario per modificare e rimettere in funzione l’impianto del Buraccio e riattivare la discarica di Literno, durante il quale il rischio “Campania” era più che reale. Oggi possiamo considerarci all’uscita del tunnel anche se le difficoltà da superare sono ancora tante, i costi ingentissimi ed in continua crescita. Il Presidente dell’Esa ha, a conclusione, voluto far notare la fondamentale importanza dell’informazione, del senso civico della cittadinanza e del suo stile di vita, elementi questi che si traducono in un sensibile abbattimento dei costi riscontrabile infine, vista la condizione di S.p.A. dell’Ente da lui presieduto, nella bolletta di tutti gli utenti. Nel dibattito è quindi intervenuto il Sindaco di Portoferraio Roberto Peria che, dopo aver relazionato sulle forti difficoltà incontrate nel superare la critica situazione lasciata da Daneco, ha rivolto un appello ai suoi sette colleghi elbani al fine di trovare nell’interesse di tutti, evitando i troppo frequenti spunti di litigiosità, un momento di accordo e aggregazione necessario alla definitiva soluzione del pesante problema in argomento. Prima della conclusione dell’incontro l’ing. Massimo Rossi, specializzato in chimica ambientale e con esperienza decennale nel settore, ha illustrato il funzionamento dell’impianto del Buraccio illustrando, con l’aiuto della proiezione di filmati le varie fasi della lavorazione dall’arrivo dei compattatori all’uscita dei prodotti finali, fra i quali 10.000 tonnellate annue di CDR dall’ottimo potere calorifico equivalenti a circa 6.000 tonnellate di petrolio.
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