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Le domeniche del granito: La miniera del Ginevro

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 28 febbraio 2008

Un escursione particolarmente suggestiva quella di domenica scorsa, che ci ha portato indietro nel tempo e dentro le viscere della terra nel promontorio di Monte Calamita. Guidati da Ruggero Lipani, Roberto Miliani e Maila Brignetti del centro escursionistico "il Viottolo" (organizzatore delle "domeniche del granito" con i consorzi dell'Elba occidentale "Costa del Sole", "Caposantandrea" e L'Elbavoglio, insieme all'Associazione culturale di San Piero e all'Associazione la Ginestra di Seccheto) in una splendida giornata primaverile, abbiamo raggiunto il piazzale che domina l'ingresso della miniera, da dove si può vedere il "buco" nella terra provocato dal crollo della volta, che portò un sostanziale miglioramento nelle condizioni di lavoro, perchè permise l'areazione naturale delle gallerie. Il momento di ristoro si è consumato in riva al mare, sulle rocce colorate e multiformi che si trovano davanti all'ingresso della miniera. Il Ginevro è l'unica miniera elbana in cui è stata intrapresa un'escavazione in galleria. Inizialmente lo sfruttamento è avvenuto in superficie e a gradoni come per tutte le altre. I primi scavi sono attestati alla fine dell'Ottocento, ma i lavori più massicci sono iniziati tra le due guerre: dal 1928 al 1969 ancora a cielo aperto, in seguito fino alla chiusura del 1981 in galleria, fino a toccare quota -54 metri. Il minerale estratto era la magnetite. Gli impianti, attualmente in manutenzione conservativa, erano tra i più moderni in Europa. Il minerale veniva "appezzato" nel frantoio della galleria, portato in superficie tramite un ascensore a gabbia, passato sotto silos, caricato su nastro trasportatore fino alla laveria per poi essere imbarcato. Il livello visitato è stato il primo (a quota +6); purtroppo le precarie condizioni di sicurezza non permettono ancora una visita guidata al livello -54, e le condizioni di illuminazione delle gallerie e degli spazi interni sono veramente scadenti (io avevo già visitato la miniera nel 2006 e da allora è cambiato pocoo e nulla). Basterebbero pochi interventi per migliorare l'illuminazione, ma evidentemente lo stato "conservativo" non permette simili interventi; del resto in Italia (e all'Elba) siamo ormai esperti in "conservazione" e di questo passo arriveremo alla "mummificazione". Da tempo si parla di un rilancio turistico: interventi che le rendano fruibili ai visitatori e terreno di studio per scienziati, certo, ma anche monumento perenne al lavoro, alla fatica, agli infortuni, alla vita e alla morte di generazioni di cavatori che qui hanno lasciato interi mesi della loro esistenza, invecchiando precocemente. Domenica prossima il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano ha organizzato la pulizia del territorio e della costa dell'Isola di Pianosa, nell'ambito delle iniziative nei comuni e sulle Isole dell'Arcipelago Toscano. Le prenotazioni si possono fare:presso l'Info Park Are@ tutti i giorni (tranne lunedì e venerdì) dalle ore 9:00 alle ore 14:00. telefonando al n. 0565-919494, mandando un fax al n. 0565.945313, oppure un messaggio all'e-mail casnati@islepark.it. Le guide de Il Viottolo sono a disposizione di coloro che volessero più informazioni al numero telefonico 3297367100. Sabato prossimo l'escursione dell'Isola dei bimbi, con le guide del Viottolo, avrà come meta la miniera del Ginevro: un'avventura unica per i più piccoli note storiche tratte da "Capoliverionline.it" Altre foto dell'escursione con migliore risoluzione sono visibili sul nuovo sito foto , nella sezione news del portfolio.


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