In alcuni ambiti culturali diversi da quello occidentale i “diversi nel pensare”, i “picchiatelli” godono di un profondo rispetto e considerazione, in molti casi il loro essere “di fori” dagli schemi del ragionare comune viene interpretato come una loro capacità di ragionare con entità superiori, forme di divinità, e di rapportarsi comunque con un soprannaturale interdetto ai comuni mortali. E pur senza approdare a così esotici lidi, restando ai picchiatelli nostrali, si deve riconoscere a chi pensa diverso una potenzialità benefica di costituire quella che nella tecnica del comunicare si definisce una “variazione dello stimolo”, utilissima per uscire da situazioni nelle quali ad esempio ci si va incartando. Ma vediamo di risultare più chiari facendo un esempio, anzi narrando un episodio a cui assistemmo anni fa. Tra due persone era in atto una furibonda lite (in cui peraltro la politica un po’ c’entrava) ed il tono, l’aggressività tra i due aumentava progressivamente replica dopo replica. Intorno ai due si era formato un capannello di persone che mostravano un crescente imbarazzo, tutti pensavano che era meglio che lo scontro verbale cessasse, nessuno interveniva per non apparire come schierato da una o dall’altra parte. Il problema lo risolse il picchiatello che tagliando il capannello si avvicinò al più paonazzo tra i due contendenti e gli disse: “Deh … ma quando parte l’aliscafo per Firenze?” La risata omerica che scoppiò sciolse la tenzione e scaricò le pistole dei contendenti e riportò anche alle giuste dimensioni (quelle di una stronzata) l’oggetto del contendere. L’altra sera assistevamo all’ennesima confronto politico televisivo in cui gli ospiti iniziano tutti dicendo che saranno pacati, carini ma anche chiari ed efficaci, e che naturalmente stava volgendo verso il pesce in faccia. Abbiamo vagheggiato un intervento del picchiatello sul set della trasmissione e una domanda del tipo “Deh .. o a che ora attracca il sottomarino da Bergamo?”
sottomarino campo stretta