All’appuntamento a Porto Azzurro 30 bimbi: età media 7 anni, pieni di energia, pronti a camminare, saltare, giocare Molti dotati di macchine fotografiche digitali. Fin dall’inizio del sentiero che sale verso il forte San Giacomo e guarda il capo Focardo alcuni fotografi in Erba ritraggono il panorama Lungo la passeggiata che costeggia le mura del forte è rappresentata su una base di pietra la rosa dei venti. Ruggero, l’espertissima guida del Viottolo attira l’attenzione dei bimbi sul perché dei nomi grecale, scirocco, libeccio, maestrale.. forse il nome di questo vento, che produce come un urlo deriva dalle grida delle maestre? .. ma è solo una battuta, anche se l’origine del nome di questo vento è piuttosto controversa Si arriva sulla spiaggia de Barbarossa, dove secondo la leggenda sbarcò il terribile pirata. I bambini corrono verso il mare e si fermano a contemplarlo. Poi si dedicano al disegno e alla pittura: paesaggi, boschi, colline, fiori, disegni astratti, bimbi che camminano in fila tra piante e mare dietro la guida. I giovanissimi fotografi riproducono immagini che non ci sarebbero mai venute in mente. Particolari della spiaggia e punti di vista che diventano piccole opere d’arte Infine un’idea geniale: costruire una barchetta a vela con i rifiuti trovati sulla spiaggia: un ramo concavo, un barattolo, un pezzo di plastica, uno spago… ed ecco una barca giocattolo di materiali riciclati che veleggia verso il largo Al ritorno qualche bimbo ripassa la lezione sulla rosa dei venti per finire con un allegro ciao ... e arrivederci alla prossima passeggiata: I piccoli minatori alla Miniera del Ginevro (solo per questa data supplemento di 5 euro per accesso alle miniere)
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