E' probabile che l'incendio sia scoppiato,per un costo circuito in località Orti di Portoferraio per cause da definire, intorno alle una di notte di Sabato 23 Febbraio, certo che si è rapidamente propagato nella falegnameria: un ampio capannone in lamiera ma rivestito di materiale isolante, trovando alimento nel materiale ligneo conservato, nei solventi e nelle vernici. Per quanto precipitosamente arrivati dal loro distaccamento che dista dalla località Orti solo qualche centinaio di metri i Vigili del Fuoco sono riusciti a salvare una grossa pianta di pino chen sovrastava il capannone, tutto il resto di quella che era un'azienda artigiana gestita dalla famiglia Bolano, appare distrutto. Solo alle 8.30 dopo più di sette ore di lavoro i Vigili del Fuoco lasciano lo scheletro annerito della falegnameria Bolano agli Orti di Portoferraio. Le fiamme non hanno risparmiato niente, neppure l'autofurgone che pensavamo questa notte fosse stato solo appena toccato dal fuoco: in realtà il muso del veicolo si presenta così come ritratto nella foto, e non è l'unico veicolo "perito" nel rogo, c'era anche uno scooter ridotto ad una carcassa. C'erano soprattutto tante macchine utensili che non sappiamo se, almeno in parte potranno essere recuperate, ma dubitiamo che qualcosa esposto alle temperature elevatissime sviluppatesi nel capannone possa tornare utile. Ed oltre alla certezza che i danni economici provocati dall’incendio sono stati notevolissimi, c’è anche la considerazione del rischio corso dai pompieri che hanno lavorato tutta la notte supportati dai Carabinieri di Portoferraio. Un rischio che si è evidenziato a posteriori, quando il materiale combusto era in via di bonifica ed è emersa una bombola di gas che già si era deformata e che sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro, investendo chi stava nelle vicinanze.
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