Carissime socie e carissimi soci, carissimi cittadini di Capraia nei giorni scorsi mi è stato riferito che in Capraia qualcuno sostiene che, a proposito del Cantiere per il restauro del Forte San Giorgio il Presidente della sezione locale di Italia Nostra, non sia intervenuto in quanto suo figlio, nel suddetto cantiere ricopre il ruolo di Direttore dei Lavori. Italia Nostra, anni orsono, si è mossa in più direzioni nel tentativo di far acquisire il castello di San Giorgio da un ente pubblico o comunque preposto alla tutela dei monumenti. Sono così state contattate sia la Regione che il Fai, ma tutte le risposte sono state negative in quanto in Italia i monumenti da salvare sono troppi. L’unico che poteva intervenire era quindi il Comune, ma questi non ha potuto farlo; è giusto riconoscere che l’onere sarebbe stato insostenibile per le sue casse. Forse non tutti sanno a Capraia il cantiere del Forte San Giorgio, nel corso dei suoi 16 mesi di vita, ha ricevuto più volte la visita di tutte quelle figure istituzionali preposte per legge ai controlli (Ausl, Guardia Forestale, Carabinieri, Tecnico comunale, Sovrintendenza archeologica e Sovrintendenza monumentale), senza contare che un'equipe di archeologi e antropologi opera da 15 mesi all'interno del cantiere sotto la direzione scientifica di un docente dell'Università di Pisa. Nonostante ciò Italia Nostra ha poi ininterrottamente vigilato ed è intervenuta ogni volta che una qualche minaccia si profilava all’orizzonte; è così che, per mezzo del Presidente della sezione locale, è intervenuta due volte in via ufficiale. La prima, nell'agosto 2005, formulando alcune osservazioni alle delibere comunali, la seconda lo scorso ottobre, esprimendo perplessità relativamente alle scelte architettoniche operate nell'ambito del ripristino di uno degli edifici principali del Forte (la Casa del Commissario). Inoltre vi è stato l’intervento di alcuni soci qualificati che hanno espresso personalmente al direttore dei lavori alcune osservazioni ottenendo subito chiarimenti ... contrariamente a quanto accaduto alle due lettere ufficiali (allegate) da me inviate che attendono ancora risposta dal destinatario! Su alcune specifiche questioni Italia Nostra non è intervenuta, è vero, ma non per inerzia, ma perché gli interventi realizzati erano conformi ai permessi rilasciati alla proprietà dalle competenti autorità. Si è trattato, in particolare, della demolizione di alcuni ossari che, per quanto ricchi di interesse storico ed archeologico, non costituivano una realtà opportuna da conservare visto lo stato in cui sono stati ritrovati. Lo stesso dicasi per l’abbattimento di alcuni muri assolutamente irrilevanti da un punto di vista architettonico. Resta altresì, e di questo abbiamo avuto cura di sincerarci, che tutte le emergenze archeologiche verranno restaurate ed adeguatamente conservate così da poter poi essere esposte al pubblico. Infine questa lettera aperta vuol essere un invito, a chiunque dovesse avere a cuore Capraia tanto da ritenere che, in merito ai lavori di restauro del Forte San Giorgio si doveva fare meglio e di più, ad associarsi a Italia Nostra e quindi ad acquisire il pieno titolo per avanzare proposte e per suggerire iniziative di sostegno al nostro impegno per la salvaguardia del Forte e di tutti gli altri monumenti architettonici e naturalistici dell’isola.
castello capraia 2 fronte