Dopo il mio intervento del 19 Febbraio sullo sciopero dell’ESA e qui ribadisco la mia solidarietà ai lavoratori voglio approfondire il problema ESA e il disegno politico dell’Amministrazione e del CDA di ESA. Leggo che finalmente qualcuno della sinistra si muove in maniera critica verso la gestione dei rifiuti all’Isola d’Elba. I Comunisti Italiani a Livorno e Rifondazione Comunista a Portoferraio contestano l’impianto di Buraccio, la costruzione (figlia della Sinistra e dei Verdi in Regione), il revamping e la gestione del personale gestito dall’attuale sinistra portoferraiese,. La nascita dell’impianto di Buraccio è stata conseguenza del disinteresse degli amministratori presenti negli anni 90 sulla scena politica locale che hanno dato modo alla Regione di Commissariare la gestione dei rifiuti all’Isola d’Elba. Un Commissariamento nato per snellire le procedure per realizzare un impianto trasformato poi, dalla Regione, in un controllo e gestione del sistema rifiuti dove i Sindaci, pur di rimanere deresponsabilizzati, hanno supinamente accettato qualsiasi imposizione. Così il Commissario, fregiandosi del potere Regionale, ha travalicato le proprie competenze, trascurando alcuni controlli fondamentali durante la realizzazione collaudo dell’impianto ed instaurando autonomamente un tardivo Lodo arbitrale contro la Daneco. Così lo ha condotto fino alla sua conclusione e poi la Regione, quando ha visto le drammatiche conseguenze delle proprie azioni e le responsabilità (politiche ed economiche), ne ha scaricato gli effetti penalizzanti sui nostri concittadini dichiarandosi incompetente. Pochi ascoltarono chi ci consigliava di ribellarci all’imposizioni della Regione e all’accettazione del Lodo, ad abbandonare temporaneamente l’impianto di Buraccio e continuare ad utilizzare Literno come stazione di trasferimento, in cambio ci vennero promessi finanziamenti e misure coercitive per eventuali inadempienze. La storia si ripete, l’amministrazione di Portoferraio ed ESA, in passato, hanno cercato invano nuovi commissariamenti senza ottenerli; ora il Sindaco Peria si accorge di essere abbandonato dalla Regione e partecipa a nuovi tavoli di concertazione per ottenere promesse, questo è quanto facevamo anche noi su sanità, acqua e rifiuti, con interlocutori di forze politiche avverse dove a fronte di promesse cercavano di ottenere firme su impegni per noi vincolanti e per loro opzionali. Adesso però la situazione è ancora più grave comune, provincia e regione sono dello stesso colore, ESA è diventata una società con un bilancio emorragico che il Sindaco, attraverso l’istituzione della TIA ha ben pensato di scaricare direttamente sui cittadini senza esercitare alcun controllo (di bilancio e di gestione), chiamandosi fuori, nel suo stile, da ogni responsabilità ma ponendo al comando ha un Presidente che ha dimostrato non solo grave incompetenza nel campo dei rifiuti (e questo lo avevamo già denunciato) anche nelle relazioni con il personale e con i sindacati. Ma nel programma di Peria & company era scritto che sarebbero stati scelti solo figure di comprovata esperienza, con più laure, etc. per la guida delle partecipate? Così tutto è precipitato, i livelli di qualifica del personale come sono stati distribuiti? Era un obbligo effettuare tali innalzamenti, sono compatibili tali livelli con i titoli di studio? Quanto ci costano sulla bolletta? Risulterebbe che adesso al Buraccio ci sono più persone (e con livelli molto più alti) di quando la Daneco gestiva tutto il ciclo dei rifiuti compreso il Gassificatore e, come se non bastasse, sembrerebbe che i rifiuti siano caricati sui camion da una ditta esterna. Ma ci rendiamo conto che questa è solo una stazione di trasferimento che a Literno noi abbiamo gestito con 5 persone nel periodo estivo, in condizioni precarie e senza creare problemi di sorta sia ambientali che di servizio? Ecco dove vanno i nostri soldi, gettati in una gestione allegra e fallimentare. Nei piazzali del Buraccio, i Comunisti Italiani, denunciano l’abbandono di ferri vecchi, ma lo sanno che tra quelli c’é la pressa che hanno portato via da Literno, pressa di proprietà dei Comuni dell’Isola d’Elba, e che ESA ha smantellato senza nessuna autorizzazione dei Comuni stessi e senza alcuna alienazione o vendita e che è sempre a bilancio dei comuni? La pressa, a Literno, era perfettamente funzionante e utilizzata per la stazione di trasferimento, ora poteva servire per comprimere la carta e /o la plastica o per eventuali guasti all’altro impianto e invece è solo un ammasso di ferro. Chi paga questa sottrazione e i danni relativi. Perché ESA avendo professionalità, mezzi e, se non l’avesse distrutta, una stazione di compattamento e trasferimento a Literno, con capannoni e attrezzature realizzate all’uopo dal Commissario, pagate da tutti i Comuni dell’Elba, ha dato in gestione il servizio a COOPlat? Ho letto che il Vice Sindaco di Portoferraio ha dichiarato che il terreno del Buraccio è in proprietà di un ottavo dei Comuni dell’Isola d’Elba, ma lo sa quale danno ha fatto a Portoferraio che ha pagato e sta pagando (con i rimborsi alla Regione per i finanziamenti e anticipi erogati al Commissario) ben il 35%. Certo svendiamo tutto a Rio Elba che con rimborsi pari al 3% si trova un valore di un ottavo, cioè il 12.5%? Infine si comprende quale sia lo spirito che anima la gestione di ESA, non trattare i rifiuti perché costa meno trasferire il tal quale in continente, soluzione che anche noi avevamo già individuato e per questo volevamo un cambio nell’indirizzo della gestione da parte della Regione e della Provincia, per fare accordi non con le discariche d’oltre mare ma con i gestori di impianti di selezione. La Regione non ha mai accettato questa soluzione ma stranamente accetta, in accordo silente con la Provincia, che ESA porti tutto in discarica. La differenza è che noi gestivamo con 5/6 persone e ora ESA con oltre venti. Infine leggo una dichiarazione del Vice Presidente di ESA che ci racconta che sarebbe stato più conveniente investire su una discarica anziché su un impianto di selezione: Come mai ci racconta ciò ora, e quando lavorava con il Commissario cosa faceva? Come mai ai suoi concittadini non faceva sapere il suo pensiero e ai suoi amministratori cosa raccontava? Come fa un Vice Presidente a lodare le discariche in contro tendenza con l’amministrazione comunale che lo ha posto lì, alla normativa vigente agli indirizzi ambientali e comunitari. Certo una bella coppia, il Presidente esperto di cosa non si sa, e un Vice presidente che ha contribuito negli anni ad attuare il “disegno” regionale e commissariale senza risolvere alcun problema. Carissimo Enzo Cioni militiamo in due partiti posti agli antipodi dello scenario politico, ma come ben disse qualcuno che non fa politica ma nei rifiuti ci capisce e lo ha dimostrato, all’Elba il problema dei rifiuti, e molti altri problemi, non devono essere risolti e chi ci prova o quasi ci riesce, deve essere annullato per non compromettere il sistema. La differenza tra noi e Napoli è che abbiamo, purtroppo, la discarica di Scapigliato, e non è intollerabile l’aumento del 78% nel costo del conferimento ma lo è che ESA continui a portaci il tal-quale, a questo punto sarebbe il caso che questi signori che gestiscono ESA debbano fare un esame di coscienza e andarsene a casa.
buraccio cancello