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Dopo una disavventura sanitaria familiare una proposta salva-vita

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 febbraio 2008

Cari Signori, vi voglio raccontare una brutta avventura, fortunatamente a lieto fine, capitata a mia madre e alla mia famiglia. Mia Madre era stata ricoverata all'ospedale di Portoferraio nel reparto di medicina, quando alle ore 19.00 del giorno 6 febbraio si e' sentita male per una crisi respiratoria. I medici del reparto sono subito intervenuti, ma dopo due ore circa di cure intensive la situazione non migliorava. A questo punto hanno chiesto l'intervento dell'elicottero per trasferirla in un reparto di rianimazione in continente. L'elicottero ha dato la disponibilità alle ore 24.00, ma la situazione è precipitata ed ha costretto gli anestesisti a riaprire la sala operatoria per intubare mia madre e stabilizzarla in attesa dell'arrivo dell'elicottero. Ma l'elicottero del 118 per un problema tecnico non e' mai arrivato. Alle ore 5.15 mia madre e' partita con un'ambulanza per Livorno, con tutti i rischi che questo tipo di trasporto comportava dato il suo stato di salute compromesso. Vorrei proporre una soluzione d'emergenza da attivare nei casi nei quali l'elicottero non può viaggiare per problemi di mal tempo o per guasto tecnico: perchè non facciamo il possibile per consentire la creazione di una saletta di rianimazione che potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte per chiunque si dovesse trovare in tale situazione? Noi abbiamo avuto la fortuna che il primario di medicina , i medici, gli infermieri, il primario di anestesia ed i suoi medici abbiano lavorato in un modo eccezionali, con professionalità ed umanità, e per questo riteniamo nostro dovere ringraziarli dal più profondo del cuore. Grazie a loro adesso la situazione di mia madre non è più così grave e lei è rientrata all'Elba ormai fuori pericolo.


ospedale 2

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